Ivano Teodoro a Catania Mood: “Bari e Catanzaro devo temere Catania e Juve Stabia. I rossazzurri possono stupire ai playoff”
Il giornalista Ivano Teodoro (Pianeta Catania) è intervenuto ai nostri microfoni per rilasciare un’intervista sull’attualità rossazzurra. Con lui, infatti, abbiamo esaminato il momento del Catania. Tra gli argomenti affrontati, anche quello riguardante l’ormai imminente passaggio di proprietà a Tacopina. Di seguito le sue risposte alle nostre domande.
Ivano, innanzitutto grazie per aver accettato il nostro invito. Ti chiedo per prima cosa, come stai?
“Ciao ragazzi, ringrazio tutti voi per l’invito. Io sto bene e sono pronto, naturalmente, per la volata finale del campionato”.
Un Catania totalmente rigenerato dalla cura Baldini. Adesso ai playoff crescono le chance, secondo te?
“Sicuramente con Raffaele si era rotto qualcosa, e quindi l’arrivo di Baldini ha risanato la situazione all’interno dello spogliatoio. È chiaro che le quattro vittorie consecutive non devono trarre in inganno. Il Catania, aveva comunque fatto discretamente bene nella prima parte di stagione, mollando soltanto negli ultimi periodi a causa, per l’appunto, dei problemi di alcuni calciatori con Raffaele. Adesso, con Baldini in panchina, il Catania ha ritrovato quella serenità interna che potrà sicuramente condurlo lontano in vista degli imminenti playoff”.
Bari, Catanzaro, Catania e Juve Stabia: quattro squadre che nelle ultime tre si giocheranno il miglior piazzamento nella griglia playoff. Chi vedi meglio e chi peggio?
“Nel corso degli anni, colleghi più affidabili di me e con più esperienza mi hanno insegnato che quando si avvicina la fine del campionato sta sempre meglio chi ha più punti in classifica. Da questo punto di vista, quindi, devo necessariamente dire Bari e Catanzaro. Detto questo, è chiaro che il periodo di forma premia Catania e Juve Stabia, che stanno sicuramente meglio rispetto alle prime due. Inoltre, il Catanzaro ha dovuto subìre questo focolaio Covid, quindi resta un’incognita per quanto riguarda la ripresa del suo campionato. Bisognerà capire se avrà perso il ritmo partita, mentre il Bari è sicuramente in calo nel girone di ritorno, ma parte da un vantaggio di punti non indifferente che le permetterà di chiudere quantomeno terzo/quarto. Speriamo di posizionarci nel miglior piazzamento possibile per poi dare battaglia nei playoff”.
Nelle ultime ore sembrerebbe davvero vicino il passaggio del Catania a Joe Tacopina. Cosa ti aspetti dall’avvocato americano e dal suo entourage?
“Su Tacopina non ho mai avuto dubbi. L’intenzione dell’avvocato americano di rilevare il Catania, secondo me, già è stata tangibile prima ancora che la Sigi diventasse proprietaria del sodalizio rossazzurro. È chiaro che chi viene per investire ha bisogno di determinate garanzie, e una società come quella del Catania, che aveva accumulato tantissimi debiti, non poteva dargliene. Era necessario ridurre il debito, che a quanto pare, si sta riducendo in maniera importante nelle ultime ore, per cui Tacopina a questo punto è vicinissimo ad acquisire il Catania e a divenirne il primo patron straniero. Sicuramente l’avvocato statunitense arriva con le intenzioni di riportare il club etneo al vertice del calcio italiano, risalire inizialmente in Serie B e poi riprogrammare con intelligenza e cura il ritorno nella massima serie. Magari emulare il percorso dell’Atalanta, con un Catania che possa addirittura raggiungere palcoscenici europei”.
Se dovessi scegliere uno/due calciatori per reparto, chi terresti come base per allestire una squadra da vertice la prossima stagione?
“Se dovessi ripartire da alcuni calciatori, non avrei dubbio a citare, per quanto riguarda il reparto difensivo, Silvestri e Calapai, che secondo me si sono distinti per continuità ed intensità nel corso delle ultime stagioni. A centrocampo ripartirei sicuramente da Dall’Oglio, che è un calciatore che è stato più volte criticato, ma che ha delle caratteristiche che all’interno della rosa rossazzurra nessun’altro centrocampista ha. Inoltre, è un calciatore di categoria superiore. Sono quasi sicuro, invece, sulla riconferma di Welbeck. Tutto dipenderà dalle limitazioni di organico che potranno esserci nella prossima stagione così come già ci sono state in questa. Per quanto riguarda il reparto offensivo, infine, sicuramente ti dico Piccolo e Russotto, mentre farei una verifica su Sarao, che potrebbe anche essere utile”.