Che il Catania abbia nel DNA il gioco offensivo è ormai storia nota ma non sempre i tecnici hanno seguito questo credo calcistico anzi questo modulo è stato usato pochissime volte o proprio per niente.
Per esempio l’ex allenatore rossazzurro Raffaele nelle 29 giornate di panchina seduto (tranne in Catania-Vibonese 1-0 dove “anticipò” entrando in campo un giocatore ospite…), non ha mai usato il 4-3-3 usando invece la propria idea calcistica iniziando la stagione con un 3-5-2 in ben 14 occasioni racimolando 25 punti.
Il tecnico di Barcellona Pozzo di Gotto invece ha usato in sei occasioni e raccolto con il 3-4-3 tredici punti mentre il modulo ad albero di Natale (4-3-2-1) messo in campo dal tecnico barcellonese porta zero punti in virtù delle due sconfitte con Ternana in casa per 3-1 e contro il Teramo fuori casa per 1-0; con il 3-4-2-1 in 4 occasioni racimola solo quattro punti.
Un Catania camaleontico nelle idee di Raffaele che arriva al capolinea dopo le tre sconfitte in quattro partite dove brucia di più quella persa in casa contro i cugini del Palermo nonostante la superiorità per ben 60 minuti e le due consecutive contro Teramo in casa e Turris fuori.
Dopo qualche giorno si siede sulla panchina catanese la scommessa Baldini che meglio di cosi non poteva fare raccogliendo in quattro partite con il modulo ad albero di Natale un tradizionale 4-3-2-1 che diventa 4-3-3 in fase offensiva avanzata, ben 12 punti andando a segno ben 11 volte subendo invece tre reti.
Numeri che fanno ben sperare anche perchè il Catania aspetta il suo “Gladiatore” Silvestri che in questo campionato ha collezionato ben 27 presenze prima del brutto infortunio contro il Bisceglie nella partita vinta per 3-0.
(Fonte foto:onefootball)