Santina Sorbello: “Credo in Baldini per i playoff. Tacopina grande comunicatore”
Per la rubrica Tifosi Mood abbiamo intervistato la tifosa rossazzurra Santina Sorbello. La nostra ospite, oltre ad essere una supporter del Catania, è fotografa per la testata giornalistica News paesi Etnei. Tra i suoi servizi fotografici sicuramente più emozionanti, non può che esserci lo scatto fotografico da bordo campo durante le partite dl Catania al “Massimino”. Con lei, abbiamo chiacchierato un po’ su quello che è il momento della compagine rossazzurra tra campo ed extra-campo. Naturalmente, abbiamo disquisito anche su quello che è il suo lavoro e la sua passione, ovvero la fotografia.
Santina, prima di tutto ci tengo a ringraziarti a nome mio e della redazione di Catania Mood per l’invito accolto. Come stai?
“Io mi sento onorata di essere qui e vi ringrazio. Sto bene e spero anche voi e chi ci legge”.
Grazie ai tuoi scatti, ogni post-partita riusciamo a cogliere anche quel minimo dettaglio che può sfuggire durante la partita. Da quanto tempo coltivi questa passione? Che emozione provi quando ti trovi a bordo campo alla ricerca dello scatto migliore?
“La fotografia, dopo i miei figli, è la mia più grande passione. Scatto da sempre, ma per quanto riguarda lo sport ho cominciato circa tre anni fa, perché mio figlio, che gioca a calcio, mi chiese di fargli qualche foto durante le sue partite, con il mio totale disappunto, perché io le partite preferisco guardarle, anche perché mi piace infinitamente il calcio. Comunque, ritornando alla fotografia, da lì iniziò la mia collaborazione con l’Aci Sant’Antonio Calcio e quindi il mio stare a bordo campo e vedere tutto dal mirino della reflex. Prima in promozione e adesso in eccellenza, fino ad arrivare al Massimino per fotografare la mia squadra per News paesi Etnei. Le emozioni sono sempre diverse, perché lì c’è il tuo cuore, dai uno sguardo al tuo posto in curva e pensi a tutte le urla che hai fatto, agli abbracci con gli amici, ai pianti, ma poi focalizzi che sei a bordo campo e ti devi contenere, impugni la reflex e cerchi di dare il meglio per dare emozioni e raccontare una partita. Lo scatto migliore non è una vera e propria ricerca, dipende tanto dal fattore campo, da un’esultanza, da un rigore, dalle espressioni dei giocatori, si riesce sempre a portare a casa qualche bella immagine”.
Adesso parliamo del Catania. Come giudichi la prestazione dei rossazzurri in quel di Catanzaro? Secondo te, questo gruppo di ragazzi guidato da mister Baldini quanta strada potrà fare nella lotteria degli spareggi promozione?
“La prestazione del Catania a Catanzaro non mi è dispiaciuta, anche se si avverte notevolmente la mancanza di Piccolo e Sarao. Mi piace tanto quando entra Manneh a gara in corso, regala alla squadra una marcia in più e soprattutto velocità. Gli spareggi sono una roulette russa, una lotteria su cui mi sento di scommettere. Vorrei un Catania che ci sorprenda così come il Cosenza tre anni fa. Baldini, a mio modesto parere, sta facendo anche un buon lavoro come mental coach, oltre che come allenatore, ridando fiducia ad una squadra che aveva perso ogni stimolo, ogni voglia di mettersi in gioco. Mi auguro che si arrivi presto in serie B”.
Ritornando alla fotografia, tra le tante foto che hai scattato in questa stagione, rivedendole, ce n’è stata qualcuna che ti è rimasta impressa più delle altre? Se si, spiegaci il perché, se ti va.
“La foto che più mi piace? Purtroppo devo infierire, ma ho apprezzato molto lo scatto che ritrae la giocata di Russotto nel secondo tempo del derby Catania-Palermo, quando abbandonato dai difensori della squadra avversaria e solo davanti la porta colpì il palo non riuscendo a portare la sua squadra in vantaggio”.
Infine, rinnovandoti nuovamente i nostri ringraziamenti, ti chiediamo un parere su Tacopina e, se ti è capitato di scattargli qualche foto, che tipo pensi possa essere anche dal punto di vista della disponibilità?
“Ero in campo la domenica contro il Potenza, stavo indossando la pettorina quando mi sono ritrovata faccia a faccia con lui, ho scattato come tutti, la cosa che più mi ha colpito è stato il suo non tirarsi indietro al rilancio di palla dell’avvocato Ferraù a bordo campo. Per il resto credo che sia un grande comunicatore, socievole e disponibile. Conosciamo tutti ciò che a fatto a Roma, a Venezia e Bologna (amici bolognesi mi dicono che è proprio così come lo abbiamo visto). Mi auguro che mantenga questo suo modo di fare, questo suo modo di non tirasi mai indietro e magari piano piano farà brezza nei cuori dei tifosi rossazzurri”.