La lettera del businessman americano Joe Tacopina arrivata in mattinata, ha sicuramente scosso l’intero ambiente rossazzurro in trepidante attesa del closing. Quest’ultimo sembra essere davvero infinito, degno delle più celebri telenovele trasmesse in tv. Ma veniamo al dunque: si tratta di una lettera che sa di ultimatum?
È sicuramente agli occhi di tutti che quando si parla di Catania, subentrano sempre problemi, insidie che ostacolano il “benessere” della società e soprattutto dei tifosi, quasi come se si intraprendesse un cammino arzigogolato ricco di peripezie che non permettono di arrivare al tanto atteso traguardo finale.
Il dizionario della lingua italiana Treccani alla voce ultimatum spiega che in diritto internazionale, si tratta di un atto giuridico unilaterale, con il quale uno stato fa conoscere a un altro stato le sue ultime proposte su una determinata questione e chiede al riguardo una precisa risposta. Qui non c’è alcuno stato in mezzo, ma si tratta di una trattativa caratterizzata da un’estenuante attesa, dalle mancate risposte ai mancati documenti mai ricevuti, dato che in base al contratto sarebbe stato necessario produrre gli atti e non le rassicurazioni.
La continua attesa ha portato allo svincolo momentaneo dell’avvocato newyorkese dal contratto preliminare firmato in precedenza, per poi riprendere eventualmente i contatti nel momento in cui i documenti saranno pronti, in tal caso sarà necessario riformulare e stipulare un nuovo contratto preliminare.
Come ampiamente spiegato dalla nostra redazione, il tutto non è ancora tramontato, anzi, si lavora in piena sinergia tra i vari legali affinché si possa raggiungere un accordo definitivo.
Probabilmente questa lettera avrà destabilizzato l’ambiente, l’intera tifoseria e chissà se i giocatori ne risentiranno psicologicamente. Una domanda noi ce la poniamo: il tutto era necessario prima della fine del campionato con ancora i playoff da disputare? Una risposta non l’abbiamo, anzi è difficile averla al momento.