Catania-Foggia, partita valida per la prima fase dei playoff è terminata con il risultato di 1-3.
Un Catania apparentemente diverso rispetto a quello visto domenica scorsa in terra pugliese, i rossazzurri infatti hanno mostrato subito i denti nei primissimi minuti di gioco attaccando imperterriti la trequarti della squadra ospite, emblematiche le giocate di Maldonado che si è rivelato sempre più decisivo nel gioco espresso dagli uomini di mister Baldini. Primi minuti caratterizzati da pressing intenso, forza di volontà e voglia di vincere, mettendo in difficoltà i ragazzi allenati da mister Marco Marchionni che tuttavia non demordono.
Per i rossazzurri la beffa arriva nel momento in cui verso la mezz’ora di gioco, Balde riesce a sfruttare un errore gravissimo da parte di Giosa, buttando la palla alle spalle del portiere spagnolo Martinez, per lui secondo gol stagionale. Il gol ospite determina un vero e proprio black-out, quasi come se i rossazzurri non riuscissero più a contrattaccare.
Il secondo tempo si apre con una pericolosissima azione rossazzurra, il brasiliano Reginaldo ci prova al volo ma si fa ipnotizzare dall’estremo difensore Fumagalli, reattivo anche nell’immediato tiro di Maldonado, deviando la palla sul palo. Catania che ci prova a tutti i costi avanzando sempre di più il proprio baricentro; ma nel calcio si sa, più si attacca, più si rischia e non a caso il Foggia trova il secondo gol con l’ex Curcio il quale è abile a sfruttare una ripartenza, riuscendo a smarcare l’estremo difensore rossazzurro, insaccando la sfera. Sale il nervosismo, salgono gli animi, Catania che accenna una reazione e trova il gol del momentaneo 1-2 con Maldonado (forse il migliore tra i suoi) in grado di battere Fumagalli con un calcio di punizione.
I rossazzurri ci provano sempre più, ma saranno nuovamente gli ospiti a trovare la rete, grande azione di Alessio Curcio abile a smarcare ancora una volta Balde il quale sfrutta le sue potenzialità da corridore spiazzando Martinez. Foggia che passa meritatamente al turno successivo.
È notte fonda al “Massimino”, un Catania che aveva a disposizione due risultati su tre, ma che non riesce a sfruttare il proprio vantaggio.
È notte fonda, in tutti i sensi.