Domenica 9 maggio 2021 finiva il campionato del Catania con l’eliminazione ai playoff. Un capitombolo inaspettato, ma non troppo. In un ambiente diverso, forse più sereno e meno contornato da vicende extra-campo, probabilmente la banda rossazzurra avrebbe agguantato un risultato migliore. Ma, come recita un famoso detto: “con i se e con i ma non si fa la storia”.
Indi per cui, rimuginare ancora sulla débâcle col Foggia è pressoché inutile. L’evoluzione delle ultime vicissitudini societarie non lasciano tempo ad altro: se non lo si è compreso bene, la vita ultrasettantennale del club etneo è oramai appesa ad un filo.
Fino a qualche settimana fa, il futuro del Calcio Catania 1946 appariva davvero roseo, dato che il passaggio di proprietà al gruppo dell’avvocato statunitense Joe Tacopina sembrava già affare fatto. Tuttavia, ai piedi dell’Etna si è soliti festeggiare con largo anticipo e, così come avvenuto qualche anno addietro con la farsesca vicenda legata ai ripescaggi in Serie B, ancora una volta il tifoso rossazzurro è costretto a fare i conti con un cambio repentino degli scenari. Solo che stavolta non è in discussione una categoria alla quale iscriversi e partecipare la stagione seguente, ma il futuro del sodalizio etneo. La settimana entrante e quelle che seguiranno da qui al fatidico giorno dell’iscrizione al prossimo campionato di Serie C saranno fondamentali.
Già la giornata di lunedì 17 maggio rischia di diventare una data cruciale per l’avvenire rossazzurro. Tra i vari punti all’ordine del giorno che verranno affrontati nella riunione del Consiglio Federale della FIGC sarà discusso il tema rovente riguardante le licenze nazionali, con i criteri sportivi ed organizzativi per accedere all’iscrizione nei rispettivi campionati per la prossima stagione. Nelle scorse giornate è trapelata la voce concernente un possibile rialzo delle quote da pagare per poter ottenere lo star bene da parte della Lega alla partecipazione al proprio campionato di appartenenza. Se tale indiscrezione venisse confermata, per il Catania, ma anche per tante altre società dalla A alla C, l’accesso alla nuova stagione agonistica diventerebbe una montagna troppo alta da scalare.
Nella conferenza della SIGI dello scorso 11 maggio, svoltasi a Torre del Grifo, il discorso dell’avvocato catanese Giovanni Ferraù ha palesato la presenza di grosse nubi all’orizzonte. Appare evidente che le risorse a disposizione della S.p.A. etnea siano davvero poche. Quindi, occorre trovare un investitore che, immettendo nuovi capitali nelle casse rossazzurre, possa permettere al club di via Magenta di continuare la storia della matricola 11700.
Il presidente della SIGI, inoltre, nonostante gli ultimi avvenimenti burrascosi, non ha chiuso le porte all’avvocato newyorkese, seppur a delle condizioni discutibili che non convincono affatto il broker statunitense. Le voci che si susseguono sono davvero tante: imprenditori americani, maltesi, nazionali, locali affollerebbero gli ingressi del centro sportivo etneo, ma in realtà di concreto vi è ben poco.
Insomma, la settimana alle porte sarà davvero fondamentale per capire bene quali potranno essere le sorti del Catania. I tifosi rossazzurri si apprestano a vivere l’ennesima estate bollente, tra date, scadenze, tribunali, disquisendo sulla scelta tra una continuità traballante in C o su una ripartenza dolorosa dalla D, ma che potrebbe dare ossigeno alle casse rossazzurre. Tuttavia, le chiacchiere oramai stanno a zero: c’è chi dovrà far seguire i fatti, riflettendo su quale possa essere la miglior manovra per garantire, in un modo o nell’altro, un futuro a questa piazza degno del nome che porta.
Fonte Immagine: Futurapress