Come recita una canzone del nostro grande comico catanese, Giuseppe Castiglia: Catania è na pupa capiddi castani labbra carnusi e l’occhi ruffiani.
Eh già un Catania corteggiato come una bella donna e poi lasciato al suo destino. Perché allo stato attuale purtroppo non si riesce a intravedere la luce in fondo al tunnel ma è risaputo nel DNA del catanese c’è la voglia di combattere questa partita fino all’ultimo secondo perché è troppo importante salvare il calcio a Catania, una città che ha subito già in passato sgradite sentenze e una tifoseria che ha dovuto ingoiare il boccone amaro di essere “marchiata a fuoco” come una delle più violente d’Italia: il grado di maturità negli ultimi anni è cresciuto a dismisura.
E’ adesso il momento di stringerci intorno alla squadra, a quei colori che ci stanno mettendo ansia in questi giorni terribili; sarebbe troppo facile gettare la spugna proprio adesso dopo aver incassato tutti questi colpi invece bisogna prendere in considerazione ogni modo, ogni forma ritenuta attendibile per dare un calcio definitivo a questa paura.
Non è ora dei capricci, del muro contro muro o del chi ha ragione/torto bisogna bagnarsi di umiltà perché solo cosi si potrà raggiungere l’obiettivo e sperare che le squadre avversarie s’allippunu nda funcia do l’iafantiiiiii!
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