Segnatevi queste date o, se preferite, questi numeri, e giocateli sulla ruota di Venezia. A Cittadella, in provincia di Padova, autorizziamo qualsiasi forma di scongiuri: 6 ottobre 2015, Joe Tacopina diventa azionista di maggioranza del Venezia, in Serie D; in due anni centra la scalata fino alla promozione in B, poi cede carica e quote azionarie il 18 febbraio 2020.
Ma non è finita qui con date e numeri. La partita di andata della finale di play-off, valevole per la promozione in Serie A tra Cittadella e Venezia, si giocherà stasera alle 21.15 mentre il ritorno in terra veneta è previsto per giovedì 27 maggio, ore 21.30.
Ciò significa che entro giovedì prossimo l’attuale proprietà del club lagunare potrebbe completare l’opera iniziata da Tacopina sei anni fa portando il Venezia in Serie A. Certo, fa riflettere non poco cosa è stato in grado di fare l’entourage dell’avvocato statunitense, staff dirigenziale e tecnico, fornendo a chi è subentrato dopo una società forte, solida e ben strutturata.
Anche a Catania, come qualsiasi imprenditore, Tacopina sarebbe solo di passaggio ma non si è mai nascosto dietro a un dito in tal senso. Il problema è che, da Catania, potrebbe anche non transitare più. Nonostante tutto, anche se da più parti la trattativa viene definita “arenata”, per esperienza sappiamo che le vie del calcio sono infinite. Intanto è necessario procedere all’iscrizione e definire nel dettaglio gli accordi transattivi con gli enti istituzionali creditori. Poi potrà accadere di tutto, nel bene e nel male. E persino nel “male” potrebbe rispuntare una bandiera americana.