Dopo aver vinto la 71esima edizione del Festival di Sanremo, i Måneskin, giovane gruppo rock romano, bissa il successo anche all’Eurovision 2021 con l’ormai celebre singolo Zitti e buoni. Nel testo della canzone, come molti avranno avuto modo di ascoltare, ad un certo punto si sente la frase “parla, la gente purtroppo parla…”.
Questo preambolo per dire che, ascoltando proprio queste parole, vien da pensare alla situazione attuale che vive la tifoseria rossazzurra. Un contesto paradossale, dove regna un’incertezza che non fa dormire sonni tranquilli ai supporter dell’elefante. Non che prima il quadro fosse illogico, anzi, ma dallo scorso 26 aprile, con l’annullamento del celebre preliminare tra Sigi e Tacopina, è iniziato un andirivieni di notizie contornato da numerose opinioni e post che hanno riempito e riempiono le bacheche Facebook dei numerosi sostenitori etnei. Un viavai di news che non fanno altro che creare ulteriore offuscamento nelle menti già confuse dei tifosi del Catania. Tacopina salta, Tacopina torna; incontri con imprenditori locali, maltesi e chi più ne ha, più ne metta; P.A. confermato o abbassato; per non parlare delle numerose date che già da mesi vengono sbandierate ai quattro venti mettendo ulteriore apprensione a chi ha a cuore le sorti del club rossazzurro.
Credo che, e sono certo che il resto della redazione di Catania Mood si lega a questa mia riflessione, bisognerebbe utilizzare meno i mezzi di comunicazione, per evitare, per l’appunto, di comunicare indiscrezioni non certe e che vanno inevitabilmente a creare un notevole disagio per chi, ormai da mesi, segue l’evoluzione del tribolato anno del Catania e non riesce più a capire cosa possa esserne dello storico club etneo. Anche perché, non c’è da dare molte spiegazioni: la strada che resta ancora da percorrere, pare evidente quali insidie ed ostacoli possa presentare.
Il Calco Catania 1946, parliamoci chiaramente, è ormai ad un bivio: o la Sigi trova degli investitori pronti a sborsare milioni e milioni per poter iscrivere la squadra e, di conseguenza, allestire una compagine capace di ambire ad un campionato di vertice, inevitabile dopo sette anni di Serie C, o il destino sembra davvero segnato per i colori rossazzurri.
La pista Tacopina sembra oramai essersi raffreddata, anche se mettere un punto definitivo viste le numerose sorprese che questa trattativa ha regalato, ci sembra quasi un azzardo. Per il resto, tante voci, ma poca, pochissima concretezza.
Insomma, per l’ennesima volta si chiedono meno parole ma più fatti, anche perché il tempo scorre inesorabilmente: il 28 giugno sarà il termine ultimo per poter pagare la somma per consentire al Catania di poter partecipare alla Serie C 2021/22, sempre se, e facciamo i dovuti scongiuri, non arriva prima la parola fine. Ovviamente, si chiede maggiore chiarezza: al momento, infatti, le condizioni per far sì che ciò avvenga ci sembrano molto complesse. Dopo sette anni di cocenti delusioni e sofferenze, forse è giunto il momento che i tifosi del club etneo, sempre presenti nel bene o nel male, possano, in un modo o in un altro, leggere la parola fine, o inizio, dipende dai casi, a questa tragicomica storia che oramai va avanti da troppo, troppo tempo. Speriamo la prossima settimana possa essere quella giusta!
Fonte Immagine: BlogSicilia