Mettiamo il cellulare in “Modalità aereo” e pensiamo alla Wizz Air. Siamo in fila al casello dietro a un tir e immaginiamo imprese di trasporti e logistica maltesi che trasportano una vagonata di soldi da investire sul Calcio Catania. Gustiamo una barretta di cioccolato svizzero alle nocciole, e pensiamo a investitori elvetici pronti a immettere liquidità nelle casse del nostro amato sodalizio.
Tutte le strade, ogni pensiero che sia sferico nell’anima, porta al Catania. Schiodarlo dalla fissità del dubbio, è ancora utopistico, nonostante di acqua sotti i ponti dell’equilibrio psichico del tifoso rossazzurro, ne sia passata a ettolitri. Si battibecca, si disquisisce, ci si addanna perché nessuno è in grado di mettere un punto, nessun dirigente, nessun fantomatico acquirente, nessun Carneade investitore, nessun giornalista d’assalto. Nessuno.
Ora, vuoi vedere che la colpa non è di “nessuno”? Il peccato originale, la mela avvelenata, è stata morsa dai protagonisti della vecchia dirigenza e non è certo un segreto: il duo Pulvirenti-Lo Monaco, ha giocato a “Passaparola”, comprando dapprima la vocale “E” poi “A”, con risultati illusori, altalenanti ma devastanti: dalle “stElle” alle “stAlle”. Oggi, ma col senno di poi è un gioco da ragazzi, siamo perfettamente in grado di asserire che non si trattava di stelle ma di meteoriti pronti a disgregarsi dopo aver impattato con l’atmosfera della realtà.
A che prezzo il tifoso rossazzurro ha toccato il cielo con un dito? Caro, carissimo. Oggi malcontento, rabbia e nervosismo, frazionano una tifoseria isterica perché proprio non se lo meritava, Catania, un destino così infausto. Il clima di incertezza perdura, non si tratta di un acquazzone tipicamente estivo ma di una perturbazione odiosamente incessante.
Ricercare il colpevole, che sia Tacopina nelle vesti di incantatore di serpenti, o la SIGI, accusata eufemisticamente di “eccessiva comunicazione” o, secondo qualcuno, gli enti istituzionali-creditori, purtroppo non salverà il Calcio Catania. Il club, si iscriverà, ma dopo dovrà fare i conti con le situazioni irrisolte con Comune di Mascalucia e Agenzie delle Entrate regionale e, dulcis in fundo, come se si trattasse di un’inezia, del calciomercato. Esiste o esisterà a breve un progetto sportivo? Un piano industriale? Un futuro? Giocatevi questi numeri: 1-17-00 e 19-46. Ah, già, gli “00” non si possono giocare, allora proviamo ad aggiungerne tanti, ma proprio tanti, al prossimo patrimonio netto del Calcio Catania S.p.A. perché è l’unica panacea possibile oggi e domani.