Il Pagellone della Settimana sarà una nuova rubrica che accompagnerà i lettori di Catania Mood. Così come avveniva durante le giornate di campionato, stavolta le valutazioni riguarderanno non solo i calciatori. I voti, infatti, saranno assegnati a tutti i protagonisti della settimana rossazzurra e non solo, tra eventi e notizie che hanno accompagnato gli ultimi sette giorni dei supporter etnei.
Il pagellone della settimana 07/06 – 13/06
TACOPINA 6,5 – L’avvocato italo-americano, dopo le voci delle settimana precedente riguardanti un suo avvicinamento alla Spal, esce allo scoperto con la manifestazione d’interesse verso il club ferrarese. Una mossa che seppur può risultare spiacevole agli occhi dei supporter etnei, fa comprendere come la situazione all’interno del Calcio Catania sia davvero in alto mare.
ARGURIO 6,5 – Un sei e mezzo che si spera possa anche aumentare, magari con un buon lavoro nelle Marche, dove già altri ex rossazzurri hanno fatto bene come Polito e Sottil. Forse l’occasione d’oro per l’ex dirigente rossazzurro, che senza la presenza di Pietro Lo Monaco potrebbe effettivamente prendersi tutta la scena dimostrando il suo vero valore.
EKIPE ORIZZONTE 10 – Seppur ha poco a che fare con il Catania, essendo una realtà sportiva catanese, merita il 10 per l’ennesimo, 21esimo per esattezza, scudetto della sua storia. Un lavoro certosino quello dell’Ekipe, ancora una volta sul tetto d’Italia e orgoglio della sportività etnea. Forse, qualcuno dovrebbe e potrebbe prendere esempio.
ORAZIO RUSSO 8 – I suoi ragazzi volano ai quarti di finale del campionato di categoria dopo una prova strepitosa, di carattere, che regala un sorriso ai tifosi rossazzurri, falcidiati da un futuro sempre più incognito. Il merito è senz’altro dell’ex numero sette rossazzurro, che con il suo carisma e la sua voglia di combattere, ha plasmato un gruppo di ragazzi promettenti che stanno ottenendo davvero risultati importantissimi.
SIGI 5 – L’ennesimo rinvio della società catanese stavolta riguarda l’Assemblea dei Soci, che slitta al 17 giugno. La motivazione potrebbe essere attribuita al mancato rispetto del preavviso, un obbligo formale senza cui non si può convocare l’assemblea. Qualche giorno in più per i soci, che dovranno trovare argomenti concreti ed interessanti, anziché rischiare di presentarsi con un pugno di mosche in mano.