Avvocato e grandissimo tifoso del Calcio Catania: ai microfoni di Catania Mood risponde il nostro amico Giuseppe Rapisarda. Sempre sul pezzo, con lui si è disquisito degli ultimi tribolati mesi rossazzurri. Una chiacchierata piacevole e ricca di spunti.
Giuseppe, per noi di Catania Mood è un gran piacere poterti intervistare e poter chiacchierare con te del Catania. Prima di tutto, ti chiedo come stai?
“Sto bene e ringrazio tutta la redazione di Catania Mood per l’intervista e per l’interesse mostrato nei miei confronti”.
Facciamo un passo indietro, fino a gennaio-febbraio: Joe Tacopina sembra ormai ad un passo dall’essere il nuovo proprietario del Catania. Poi, tutto sfuma. Secondo te, cosa è successo?
“La trattativa con Joe Tacopina si è rivelata sbagliata nei tempi specialmente per quanto concerne le risposte che si attendevano dagli enti istituzionali. È stata una trattativa confusionaria nelle pattuizioni del prezzo e delle clausole del compromesso. È stata sbagliata pure negli approcci e nel metodo, perché il contraente venditore si è palesato in tutta la sua fragilità in troppi ossequi alla norma e alle consuetudini che avvengono in questi casi. C’è stato uno squilibrio di forze tra le due parti, e quando è così’ ci possono essere sempre delle patologie che si inseriscono e che fanno saltare l’affare così come è avvenuto qui”.
Tra mille peripezie, alla fine il club rossazzurro è stato iscritto al campionato, anche se bisognerà attendere la risposta della Co.Vi.Soc giorno 8 luglio. Ti aspettavi un esito positivo o temevi non si riuscisse a raggiungere questo obiettivo?
“A Catania, l’iscrizione è diventata come la vittoria del campionato, ma in realtà dovrebbe essere un fatto assodato e dovuto per rispetto alla tifoseria. Vi dico la verità: io non mi aspettavo nulla. Ovviamente le difficoltà erano prevedibili, tant’è che il modo in cui si è giunto all’iscrizione continua ad apparirmi come molto discutibile”.
Parli di dubbi ed incertezze: quali sono, secondo te, a questo punto, gli ostacoli maggiori che potrebbero bloccare il cammino del Catania verso la nuova stagione e anche durante?
“Gli ostacoli maggiori sono le mancate esecuzioni delle transazioni con i creditori privati, la ormai antiche questioni con i creditori istituzionali. Per una piazza come Catania, in un campionato a perdere come la Serie C, sarà già un miracolo riuscire a pareggiare il bilancio di entrate ed uscite, e quindi, con un monte debitorio pregresso come quello del Catania, ogni stagione diventa una strada in salita e piena di ostacoli. La soluzione è la promozione in Serie B, ma non credo che questa proprietà abbia le forze per approntare un organico che possa perlomeno, non raggiungere, ma puntare con credibilità ad un campionato da vertice”.
Infine, ti chiedo cosa ne pensi della riconferma di Baldini e che tipo di mercato ti aspetti da qui all’inizio del campionato?
“Di Baldini ho già espresso il mio parere sul mio profilo Facebook. Ho molta stima nei suoi confronti, la stessa che provo per Maurizio Pellegrino, anche se con quest’ultimo ci lega un’amicizia privata che non ha nulla a che vedere con posizioni a volte divergenti e legate ai ruoli che ciascuno di noi ha nel mondo Catania. Sul mercato ti dico che, quando affermo che non mi aspetto nulla, non un atto irridente verso l’attuale proprietà. Conosco le difficoltà, le ammettono loro stessi, e quindi quello che verrà sarà tutto di guadagnato. Ovviamente, così stando le cose, non posso nutrire aspettative. Sarà così fino a quando il Catania non si darà una ristrutturata in termini di management, che sappia attrarre quegli investitori e quindi quel denaro liquido che è necessario per rilanciare le ambizioni del Catania”.