Ai microfoni di Catania Mood risponde Piero Italia. Opinionista del noto programma radiofonico Pianeta Catania e grande sostenitore dei colori rossazzurri. Con lui si è disquisito sul momento che il vive il club etneo, tra iscrizione al campionato e calciomercato. Di seguito le risposte alle nostre domande.
Piero, innanzitutto grazie per aver accettato l’invito di Catania Mood. Come stai?
“Buongiorno ragazzi, grazie a voi per l’invito. Va tutto bene. C’è un po’ di fisiologica stanchezza in attesa delle ferie”.
Da qualche giorno, il Catania è ufficialmente iscritto al prossimo campionato di Serie C. Viste le numerose difficoltà, ti aspettavi si riuscisse a raggiungere tale obiettivo?
“Abbiamo sette vite come i gatti. Non è stato semplice, la nostra storia è costellata da momenti difficili. Anche in questa occasione l’abbiamo spuntata. Le cose si erano messe male. Il grande amore e la grande passione dei tifosi, unità al sacrificio di alcuni sponsor e dei componenti della Sigi ha permesso di superare anche questo scoglio. Non nascondo che ho avuto qualche momento di sconforto”.
Adesso, una volta iscritta la squadra, cosa ti aspetti dalla attuale proprietà rossazzurra?
“Bisogna guardare al futuro prossimo e bisogna fare in fretta. Occorre trovare dei solidi investitori, che abbiano la capacità di garantire la vita del club e rilanciarlo. Questo deve essere il primo obbiettivo”.
Come giudichi, parlando di aspetto tecnico, la partenza di Welbeck direzione Catanzaro? Cosa ti aspetti dal mercato?
“Welbeck è un ottimo giocatore e ci avrebbe fatto comodo. Ma il mondo non finisce con Welbeck. Ha ricevuto un’offerta più vantaggiosa da parte del Catanzaro e ha fatto la sua scelta. Tutti abbiamo un prezzo, se il Barcellona non è riuscito a trattenere Neymar figuriamoci se Welbeck non può lasciare il Catania. Nel calcio moderno le strette di mano hanno un valore molto relativo. Mi aspetto che rimanga una base solida e che si svecchi la squadra. Confido nelle conoscenze di Baldini, ottimo tecnico, e alla sua grande esperienza nei settori giovanili e nei buoni rapporti con clubs di categorie superiori. Spero che possano giungere giovani interessanti e che abbiano tanta voglia di affermarsi. Pellegrino farà un buon lavoro, come lo scorso anno. Considerando le risorse che aveva a disposizione, ha costruito una squadra di tutto rispetto che alla fine del torneo ha rispettato il programma della vigilia. Certo, non tutto è andato per il verso giusto, ma solo chi non lavora non sbaglia. Il più bravo è quello che sbaglia di meno”.
Infine, da grande tifoso del Catania, ti senti di mandare un messaggio ai tuoi concittadini e sostenitori del club rossazzurro?
“Spero che finiscano tutte le sterili polemiche e che si pensi al bene del Catania. Torniamo tutti a remare dalla stessa parte. La nostra storia è fatta di momenti difficili e in questi frangenti abbiamo dimostrato di che pasta siamo fatti. Mi piacerebbe che si ritrovasse lo spirito di appartenenza e di passione di quella fatidica trasferta romana, la famosa trasferta del 7 a 0. Io nei momenti difficili mi esalto. Ci sono due partite che si giocano quelle sul campo e quelle sugli spalti. Quelle sugli spalti dipendono da noi e noi non dobbiamo perdere, mai”.