Ritorna l’appuntamento settimanale con Tifosi Mood, la rubrica interamente dedicata ai tifosi del Catania. Ospite odierno è Manlio Fasone, grande sostenitore rossazzurro da oltre cinquant’anni. Oltre alle domande di rito sulla sua passione per i colori rossazzurri, si è disquisito anche sulla tribolata questione societaria.
Manlio, innanzitutto grazie per aver accettato l’invito di Catania Mood. Come stai?
“Un saluto a tutti voi dello staff di Catania Mood e grazie per l’opportunità che mi date nel parlare del Catania, un argomento del quale non ci si stanca mai. Io sto bene e vado avanti come tutti pensando positivo, certo che questo periodo di pandemia ce lo lasceremo dietro al più presto”.
Sei il secondo Fasone nostro ospite, visto che già abbiamo avuto il piacere di intervistare tuo figlio Fabrizio. Lui, ci ha raccontato della passione del Catania che gli hai trasmesso. Tu, invece, come ti sei appassionato di questi colori?
“Sì, ho letto il pensiero di mio figlio che conosco molto bene, viviamo insieme queste preoccupazioni sul momento piuttosto terribile del Catania e ci si confronta spesso. Pensavo proprio nelle settimane passate ai miei inizi, che sono quelli comuni a tutti. Le prime partite allo stadio in compagnia del tuo babbo ed all’improvviso scatta la scintilla, quei colori rosso ed azzurro che ti entrano dentro e che non mollerai più per tutta la vita. La passione che ti trasmette tuo padre e che non passerà mai”.
Parlando della situazione attuale, come giudichi le ultime mosse della Sigi?
“Bella domanda, la SIGI. Mi chiedo sin dal primo giorno del loro insediamento il perché di questa avventura intrapresa. Il salvataggio della società, è una scommessa drammatica e sarà molto difficile vincerla. Vedo purtroppo che non è migliorato nulla e che si si va avanti senza un progetto concreto. Ovviamente bisogna riconoscere gli enormi sforzi che si stanno facendo ma, di contro, gli errori sono tanti e li conosciamo tutti”.
Dopo la telenovela Sigi-Tacopina, adesso c’è un altro tormentone, ovvero quello dei maltesi. Che idea ti sei fatto?
“Dell’interessamento da parte dei maltesi, conosco ben poco. Non mi è chiaro il motivo per cui questi signori possano essere interessati. Consideriamo che, rispetto al periodo della telenovela Tacopina, le condizioni finanziarie della società si sono appesantite ed aggravate ulteriormente. Se l’americano, che comunque aveva le idee ben chiare ed aveva fatto determinate richieste ha rinunciato, non comprendo il motivo per cui questi maltesi potrebbero essere interessati. E poi, a che titolo e con che garanzie avrebbero deciso di aiutare il Catania con il versamento di cinquecentomila euro?”.
Infine, seppur al momento sembra creare poco entusiasmo, che opinione ti sei fatto di queste prime mosse di mercato?
“Non vorrei essere al posto di Maurizio Pellegrino, uomo di grande spessore. Questi si sta innanzitutto muovendo spinto dall’amore e dalla passione per il Catania e certamente al termine del calciomercato verrà fatto qualcosa di positivo ma è dura. Si è parlato tanto e giustamente di zoccolo duro da confermare ma non è così. Se da un lato Maurizio riesce a portare in rossazzurro profili di giocatori interessanti, dall’altro si vede sottrarre le certezze dalle quali si doveva assolutamente ripartire. Il campionato che sta per iniziare, sarà tosto. Spero proprio che non sia necessario affrontarlo con una squadra nuovamente ricostruita da zero”.