Ma quanto è fastidiosa e cacofonica nella sua allitterazione, la frase: “vince e convince?”. Eppure, con le dovute chiose, è applicabile alla vittoria del Catania sulla Fidelis Andria.
I rossazzurri sono partiti col piede sull’acceleratore e dopo soli otto giri di orologio sono stati premiati dalla caparbietà e dallo stile semplice ed efficace del croato Leon Šipoš, solo 21 anni, un attaccante moderno che rende ordinari quei gesti tecnici che, soprattutto in Serie C, i giocatori stentano ad annoverare nel proprio bagaglio: sponda per gli incursori accorrenti dalla mediana o per gli esterni d’attacco che si involano sulla fascia, pressing asfissiante sui portatori di palla ma con una leggiadria quasi impalpabile che, probabilmente, gli conferisce ancora più efficacia e imprevedibilità.
Ah e c’è un dettaglio non propriamente trascurabile: segna, anzi ne fa due, da vero centravanti-boa, da “animale d’area di rigore”, con freddezza glaciale, calma olimpica, precisione da veterano. Le lunghe cavalcate in verticalizzazione da attaccante di ruolo, cui bisogna risalire forse ai tempi di Maxi Lopez per riconciliarsi con il “calcio vero” di respiro europeo, rappresentano una manna dal cielo per i tifosi rossazzurri che si rifanno gli occhi con un giocatore dai margini di crescita enormi e dalle caratteristiche contemporanee già in parte apprezzate nei pochi minuti concessigli a Monopoli.
E’ senza ombra di dubbi l’uomo-copertina. Šipoš, uno che farà parlare molto di sé; uno che ha firmato un contratto annuale con il Catania con opzione per l’acquisizione definitiva al verificarsi di determinate condizioni, come recita il comunicato ufficiale diramato dal club al momento dell’acquisto e ancora da decifrare. E’ vero, piedi per terra, è solo la prima partita in cui gioca da titolare e, a essere sinceri, la difesa della Fidelis Andria non ci è parsa imperforabile (per usare un eufemismo). Ma un esordio così dal primo minuto, condito da una doppietta e da giocate alla Edin Dzeko, se ci passate l’ingombrante confronto, non possono che farci presagire una stagione ricca di soddisfazioni personali e, di conseguenza, rossazzurre.
Ora, per favore, consolidiamo la posizione finanziaria del club entro dieci giorni, prima delle scadenze fiscali del 16 settembre. I tifosi lo meritano più di chiunque altro ma i giocatori sono lì, in seconda battuta, a reclamare il loro diritto di scendere in campo pensando solo al risultato della partita di turno. Il manto spelacchiato, con qualche rimbalzo pazzoide, non ha arrestato la corsa del cigno Leon, ma attendiamo ulteriori migliorie già prima del match col Bari (domenica 19 settembre ore 14:30, ndr).
(Fonte Immagine: Free Press Online)