Come ogni settimana, ritorna la nostra rubrica “Il Punto Tattico” con Turi Di Stefano. Abbiamo analizzato il prossimo avversario ed uno degli elementi rossazzurri sulla bocca di tutti.
Molti rossazzurri, nel corso della settimana, ad esempio Šipoš e Russotto hanno posto l’accento sull’importanza del pubblico. Dall’altra parte degli spalti, come ci si sente quando i tifosi ti incitano o addirittura invocano il tuo nome com’è successo proprio a Šipoš contro la Fidelis?
Il pubblico dà energia, però sa anche come bacchettarti. I tifosi sono un bene essenziale che sa come esaltarti ed aiutarti quando necessario e dunque il ritorno della gente non può che non essere una buona notizia.
Si può già formulare un giudizio su Leon Šipoš? In particolare, cosa ne pensa della sua partita contro la Fidelis Andria?
Un giocatore dal grande entusiasmo che sembra in un discreto stato di forma e dalle tipiche movenze da numero 9. È importante lasciarli crescere, senza esaltarsi ma neanche deprimersi quando le cose non andranno per il verso giusto.
Una domanda sulla prossima avversaria… La Paganese ha deciso di esonerare Di Napoli. Secondo la sua opinione, sarebbe stato più sensato continuare a dargli fiducia, considerando che siamo ancora alla seconda giornata di campionato?
Non sappiamo se sia dovuto a delle divergenze con la società o con i singoli giocatori. Non siamo a conoscenza di quello che è successo ma fa sempre male parlare di esonero o di allontanamento anche volontario dalla propria squadra. Dispiace molto per Lello Di Napoli ma occorre sottolineare quanta esperienza abbia Gianluca Grassadonia, tecnico che è stato molto vicino al Catania quando Pietro Lo Monaco ricopriva il ruolo di amministratore delegato.
Come si gestiscono i cambi quando ci sono due partite così importanti, una di campionato ed una di coppa nell’arco di 3 giorni?
Sono due partite molto diverse fra di loro. A denti stretti, dico che il Catania deve puntare alla salvezza e dunque quella più importante è domenica contro la Paganese. Non immaginate quanto sia difficile gestire un gruppo di ragazzi in una società con notevoli problematiche a sfondo economico. Baldini sceglierà i giocatori che sapranno conquistarsi la titolarità in campo e poi ricordiamoci della possibilità di effettuare cinque cambi per gara, effettuando il cosiddetto “turn over”.