Tiene banco l’extra-campo, non c’è che dire. Limitarsi alla cronaca della sconfitta patita a Pagani, di misura come l’analoga disfatta di Catanzaro in Coppa Italia, risulterebbe ingeneroso nei confronti del diritto di informazione.
Ma all’antivigilia del big match contro il Bari, ci sentiamo in dovere di porre l’accento sulle dichiarazioni dell’Amministratore Unico del Calcio Catania, Nico Le Mura, di qualche giorno addietro.
Era trapelata la notizia dell’affitto di Torre del Grifo e, in effetti, una parte del Centro Sportivo, che rimarrà comunque quartier generale del Catania, del settore giovanile rossazzurro e del Catania femminile (il prossimo 10 ottobre inizia la nuova stagione delle rossazzurre, ndr), è stato “concesso” a un’altra società per favorire nuovi introiti.
Nulla di cui vergognarsi ma la decisione del club la dice lunga sulle difficoltà che sta attraversando e che, per il momento, non intravedono luce. Le scadenze fiscali che ieri il Catania avrebbe dovuto onorare, come noto, sono state posticipate a data da destinarsi, una vera manna dal cielo per il sodalizio di Via Magenta che spera, frattanto, di introdurre nuovi investitori. Ma questa è una frase odiosa che non vorremmo più sentire e che non abbiamo più né scritto né trattato come argomentazione nei nostri articoli perché finché non sarà apposta una firma, non parleremo più del nulla. Questione di codice morale.
(foto: calciocatania.it)