Il Bari torna in Puglia con tre punti in saccoccia senza il benché minimo sforzo prodotto. Proprio durante l’assalto del Catania, quando i pugliesi badavano solo a preservare il pareggio, ecco la frittata rossazzurra con l’errore tecnico di Monteagudo, l’ennesimo dei giocatori etnei, che regala di fatto una vittoria insperata al Bari.
La rosa del Catania, come abbiamo ribadito a gran voce prima del match, può e deve mirare unicamente alla salvezza. E’ imbottita di giovani e tecnicamente non eccelsa con i senatori in fase calante (Pinto e Calapai) e i leader presunti (Maldonado) in netta difficoltà sia a causa di deconcentrazione sia perché la mediana è stata totalmente stravolta dopo il calciomercato estivo e manca un interditore che ne sguinzagli le caratteristiche da play-maker. Purtroppo lo spirito di sacrificio e l’abnegazione, mostrati con orgoglio e apprezzati dalla tifoseria, non si sono rivelati sufficienti a veicolare punti.
Questo dice il campo e questo scriviamo ad oggi, 20 settembre 2021, sperando di essere smentiti prontamente da un filotto di vittorie (eh sì, perché teniamo a questi colori oltremodo pur non essendo ciechi). Ora, qualcuno se ne uscirà additandoci come criticoni e “cucche” o come protagonisti inviperiti di un gioco al massacro ma se avessimo il potere di invertire i risultati o alcune scelte del tecnico Baldini che ci sembrano oggettivamente inspiegabili, sicuramente questo Catania avrebbe racimolato qualche punto in più.
Torniamo sulla terra. Il Catania e chi vi ruota intorno, quindi società, stampa e tifoseria, deve mantenere umiltà e profilo basso ma, quest’ultimo, non significa tacere o fingere che trovarci con 3 punti in classifica (in attesa della penalizzazione che ci verrà comminata e che ci relegherebbe a fanalino di coda), rappresenti la normalità per una piazza che dovrebbe militare stabilmente in Serie A e ambire a un piazzamento valido per l’accesso in Europa League; “profilo basso” significa lavorare, sudare la maglia, crescere partendo dagli errori, madornali, grossolani, dettati da inesperienza e lacune tecniche. Evidenziarli significa offrire spunti, non sotterrare i giocatori con le critiche.
Che funga da monito: questa rosa ha dei limiti palesi quindi anziché prenderci in giro progettando, non si sa su quali basi, di migliorare il piazzamento rispetto al prossimo campionato, lo staff tecnico, con Baldini in prima linea, deve attuare una strategia atta ad accumulare in casa il maggior numero di punti possibile soprattutto con le nostri pari grado che lotteranno per la permanenza in Serie C e raggiungere i 40 punti anzitempo. I complimenti costano poco, fanno piacere, ma i “maccarruna inchiunu a panza”, e purtroppo senza punti in cascina si va a fondo.
Tribunali, creditori privati ed enti istituzionali, scadenze fiscali e adempimenti: la salvezza della matricola non basta a salvare il Catania dalla Serie D. Per favore, comprendetelo adesso, e centratela sul campo. Grazie.
(Fonte immagine: CataniaToday)