La nostra redazione ha intervistato, per la rubrica Mood Ospite, l’amico e collega Edoardo Barbera (Il Podcast dell’Elefante). Una bella chiacchierata sul difficile momento che attanaglia il club etneo. Le questioni societarie tengono banco e il destino del Catania è sempre più incerto. Edoardo, ci ha spiegato il suo punto di vista, soprattutto sull’operato fin qui della SIGI. Buona lettura.
Edoardo, per la seconda volta in pochi mesi ci ritroviamo a parlare del Catania. Paradosso è il fatto che da allora sembra esser cambiato davvero poco.
“Ciao ragazzi, grazie per avermi ricercato a distanza di qualche mese. Purtroppo ci ritroviamo a parlare ancora una volta di extra-campo, che è quello che non ci piace, dato che siamo tutti appassionati di calcio e ci piacerebbe disquisire di quello che accade nei novanta minuti sul rettangolo verde. A dire il vero, rispetto all’ultima volta qualcosa è cambiato, perché quando ci sentimmo c’era Tacopina dietro l’angolo, invece adesso è saltato tutto e la situazione è sempre più critica. Il rischio che possa finire tutto da un giorno all’altro non è più utopia”.
La confusione, mai doma tra i soci SIGI, adesso sembra prendere definitivamente il sopravvento. Cosa ti ha colpito maggiormente, ed in negativo, delle ultimissime vicende?
“Il fatto che ci sia confusione è ampiamente dimostrato da quello che è successo durante la riunione di lunedì, dove i punti in questione erano gestione Torre del Grifo, riformulazione CdA e ricapitalizzazione. Il fatto che alcuni dei maggiori esponenti sono andati via prima che l’incontro finisse, senza nemmeno rilasciare una dichiarazione ai colleghi presenti, la dice lunga e non fa presagire nulla di buono”.
Tra mille intemperie, dentro il rettangolo di gioco il Catania inizia a crescere. Tuttavia, i big del gruppo continuano a non rendere. Condizione fisica non al top? O è la testa che sta giocando brutti scherzi?
“Bisogna essere onesti: questo è un Catania che sta cercando la salvezza. Mi viene da fare una battuta, ovvero che, il primo anno che abbiamo finalmente trovato una punta che ha già realizzato sei gol, siamo molto limitati nelle altre zone del campo. Poi, volevo aggiungere una mia riflessione: ieri in trasmissione col mio collega puntualizzavo il fatto che, dato si parla spesso di progetto coi giovani, questi ultimi sono tutti appartenenti ad altre squadre. Se si riuscisse a completare il campionato, l’anno prossimo bisognerebbe nuovamente rifare tutta la squadra, perché questi ragazzi ritornerebbero nelle loro rispettive squadre di proprietà. Sul rendimento negativo dei big, credo influisca la situazione societaria. Stranamente, quando c’era Tacopina vicino al Catania, molti degli elementi che adesso non stanno rendendo facevano benissimo”.
Spesso il direttore Pellegrino etichetta la società con il termine “eroica”. Da persona esterna e neutrale, pensi che la sia una locuzione appropriata?
“Ero presente in quella conferenza e ti dico subito che per me quella frase è stata fuori luogo. Lo è stata perché, è vero che SIGI ha fatto una bella azione nei confronti dei tifosi del Catania rilevando la squadra che stava per fallire, ma di contro, loro erano a conoscenza della situazione che si stavano addossando. Dal momento in cui ti fai carico di tali responsabilità, sai a cosa stai andando incontro. Ad oggi, dopo mesi e mesi, onestamente non riscontro migliorie o aspetti positivi. Sembra come accanirsi nel tenere in vita un qualcosa che già si sa non ha molte speranze. Già sabato bisognerà immettere 500.000 euro, e al momento non mi pare ci sia questa disponibilità. Se un giorno dovesse arrivare la parola fine, preferirei che siano loro stessi in conferenza stampa a metterci la faccia e a fare mea culpa riconoscendo i loro errori. Del resto, sbagliare è umano. Non riconoscerlo sarebbe ingiusto”.
Ancora quattro giorni e arriverà la sentenza sulla Catania Servizi. Quali sono le tue sensazioni sulla vicenda?
“Onestamente, non voglio sbilanciarmi più di tanto sulla vicenda Catania Servizi. Posso dirti che al momento le mie sensazioni sono molto negative, ma vediamo cosa succederà giorno 18 e che novità salteranno fuori”.