Dovrebbe essere la settimana che conduce all’impegno di Francavilla Fontana dopo la vittoria con la Juve Stabia. Ma, del calcio giocato, a Catania e ai suoi tifosi interessa davvero poco. Questi sono, infatti, giorni delicatissimi per il futuro dello storico club etneo. Le prossime 96 ore, ovvero fino alla giornata di lunedì prossimo, saranno decisive per le sorti della squadra rossazzurra, che rischia seriamente di cadere nel burrone oramai dietro l’angolo.
Già stasera ci sarà un step importante: la SIGI, infatti, si incontrerà con i gruppi organizzati per chiarire loro la situazione attuale, qualsiasi essa sia. Questo potrebbe essere già un passaggio fondamentale per capire che aria tira a Torre del Grifo e quali sono le prospettive imminenti della S.p.A. catanese. La seconda tappa, molto rischiosa, riguarda la giornata di sabato 16, esattamente 24 ore prima del match con la Virtus Francavilla.
In quel giorno, gli imprenditori della Sport Investiment Group Italia, dovranno sborsare 510.000 euro per pagare soprattutto gli stipendi dei calciatori, ma anche altre scadenze che incombono. Quali sono i rischi in caso di mancato pagamento? Secondo il Codice di Giustizia Sportiva della FIGC, l’art. 33 n. 3 afferma che, nel caso del Catania, se non vengono pagati gli stipendi giorno 16 e ci sono arretrati ancora non soddisfatti del primo trimestre, si va incontro al rischio esclusione dal torneo. Se, invece, non ci sono arretrati riguardanti il primo trimestre e non si pagano quelli del secondo, si va incontro soltanto ad una ulteriore penalizzazione, che dovrebbe essere di quattro punti da aggiungere ai primi due. Senza tenere in considerazione la reazione dei giocatori, che a fronte di un ulteriore mancato stipendio, potrebbero procedere con la messa in mora della società, decidendo anche di non presentarsi in campo.
Altra data da brividi sarà quella di Lunedì 18, che riguarderà la sentenza del Tribunale sulla delicata questione della Catania Servizi. Lo scorso giugno, infatti, la Curatela Fallimentare della Catania Servizi S.r.l., fallita a dicembre 2020, ha inoltrato una richiesta di sequestro conservativo al Tribunale civile di Catania fino a 3 milioni di euro nei confronti del Calcio Catania e tra 500.000 euro e 2 milioni e mezzo ad ex amministratori. Chiaro è che, se il Tribunale dovesse sentenziare colpevole la società rossazzurra, per la SIGI si presenterebbe un’altra montagna difficile superabile. Insomma, il futuro del Catania è appeso davvero ad un filo e non sembrano scorgersi spiragli di luce all’orizzonte. Le prossime 96 ore saranno quasi decisive.
Fonte immagine: CalcioCatania.it