Campobasso–Catania è alle porte. In vista del match di sabato pomeriggio, valevole per la 13esima giornata del Girone C della Serie C, abbiamo intervistato Giacomo Reale (TRSP). Con il collega campobassano si è disquisito sul buon avvio di stagione della compagine molisana e sulla sfida in programma col Catania.
Giacomo, innanzitutto grazie per aver accettato l’invito di Catania Mood.
“Ciao ragazzi, grazie a voi per l’invito inoltratomi”.
Il Campobasso è ritornato in Serie C dopo diversi anni di assenza. Come giudichi questa prima parte di campionato?
“Il Campobasso è tornato in C dopo 32 anni, con tanto entusiasmo ma soprattutto tanta umiltà. In molti ci hanno etichettato come la potenziale “matricola terribile” alla vigilia della stagione, sinceramente non diamo importanza a questo, diamo importanza ai risultati che fino ad ora sono senza dubbio più che positivi per il Campobasso. L’obiettivo rimane chiaramente quello della salvezza, di mantenere la categoria per cui credo che stare lì, con 15 punti e tante buone prestazioni in cascina con Avellino, Juve Stabia, Monopoli, Turris, ci dia indicazioni importanti in questo senso. Certo è che siamo vicini al giro di boa, tra pochissimo vedremo un altro campionato, ma lo affrontiamo con fiducia”.
Tra le fila dei molisani c’è Liguori. A Catania, ancora giovanissimo, non fece benissimo. Lo fai rientrare tra le note più positive di questo avvio di stagione?
“Assolutamente. Michael è tra le note più positive dei rossoblù. L’ultimo dei tanti tasselli che il patron sta mettendo assieme in questa squadra. Siamo la rosa più giovane del campionato, giochiamo ogni partita con 5 – 6 under in campo, di ottime qualità, il nostro progetto ha delle basi solide e ben definite. A Campobasso ha un contratto fino al 2023, e se quanto fatto fino ad ora è soltanto l’inizio, noi siamo curiosi di vedere come maturerà ancora questo ragazzo”.
Il Catania non ha mai vinto in casa del Campobasso. Secondo te, vedendo le ultime prestazioni dei rossazzurri, parte da favorito nella gara di sabato pomeriggio?
“Sono numeri e dati che restano tali…la realtà quest’oggi è che il Campobasso affronta una squadra con blasone, storia, specie nel professionismo, e con elementi di qualità. Ultimamente fatichiamo un po’ tra le mura amiche. I bookmakers vedono un Catania leggermente favorito, forse anche io. Ma spero di sbagliarmi e di assistere al “risveglio” del lupo al Selvapiana”.
Probabile formazione del Campobasso: ci saranno novità rispetto all’ultimo undici sceso in campo a Messina?
“La probabile del lupo non è mai una sorpresa, Cudini non solo ha un modulo ben definito che utilizza da 3 anni a questa parte (sempre col Campobasso) ma anche dei protagonisti. In porta Raccichini, che quest’anno è migliorato molto. In difesa mancherà Menna out un mese per un’ernia inguinale, al suo posto probabilmente Kevin Magri, campobassano d.o.c. Al suo fianco Dalmazzi. Sugli esterni Fabriani sulla destra e sulla sinistra ballottaggio tra Pace e Vanzan. A centrocampo spazio per il capitano Bontà sulla mediana, ma occhio anche a Ladu e Persia, recuperati anche se non ancora pronti per essere gettati nella mischia. Non dovrebbero mancare invece i titolarissimi, le mezze ali Candellori e Tenkorang. In avanti Rossetti guiderà l’attacco, affiancato dagli esterni Vitali sulla destra e Liguori, con molta probabilità, sulla sinistra. Occhio ad Emmausso anche se Cudini potrebbe relegargli ancora una panchina”.
Infine, da spettatore esterno, ti chiedo un parere sulla situazione surreale in casa Catania.
“Quanto sta accadendo a Catania ha del surreale, hai detto bene. Nonostante le gravi vicissitudini societarie, calciatori e staff stanno dimostrando di essere dei professionisti a tutti gli effetti. L’11 Novembre si avvicina e non emergono delle grosse “novità” in tal senso. Tutti stiamo seguendo questa vicenda con attenzione. È un peccato, al momento più che rassicurazioni ci sono soltanto fiumi di parole in un contesto di grande criticità. Mi auguro comunque che si possa risolvere tutto nel migliore dei modi, per la squadra, giocatori, tifosi e città che meritano altri palcoscenici ed altro calcio”.