Ritorna l’appuntamento con Tifosi Mood, la rubrica interamente dedicata ai sostenitori rossazzurri. Risponde alle nostre domande Santo Marino, grande supporter del club etneo. Di seguito le risposte alle nostre domande. Buona lettura.
Santo, innanzitutto grazie per aver accettato l’invito di Catania Mood. Come stai?
“Ciao, innanzitutto grazie a voi per avermi scelto per questa intervista. Bene grazie, cerchiamo di andare avanti nonostante questi periodi un po’ difficili, soprattutto legati al problema del Covid, che ormai ci perseguita da due anni, ma per il resto posso dire tutto bene, lo stesso mi auguro per voi”.
Tu ed il Catania: da quanto tempo segui i colori rossazzurri? Qual è il ricordo più bello che custodisci?
“La mia storia d’amore con il Catania, comincia praticamente da bambino. La prima volta che misi piede allo stadio Massimino, allora chiamato semplicemente Cibali, fu nel lontano 1995, campionato nazionale dilettanti. La partita fu Catania-Comiso dove vincemmo per 5 a 0, mi ci portò mio padre eravamo in Curva Sud ed avevo la tenera età di 9 anni. Di ricordi belli ve ne sono molteplici, ma uno in particolare a cui sono molto legato, risale alla stagione di serie C2 nell’anno 98/99 la storica partita Catania-Messina vinta per uno a zero con il gol di Roberto Manca al 92°. Ricordo ancora la grande esultanza che durò per oltre un minuto, dove praticamente abbracciai chiunque urlando a squarciagola. Ero in Curva Nord e fu un pomeriggio epocale. Quell’anno poi fummo promossi anche in serie C1”.
Come giudichi, fin qui, la stagione del Catania a livello tecnico?
“Per quanto riguarda la stagione attuale del Catania, direi che nonostante i pronostici iniziali, in base anche ai problemi societari, non è stata fin adesso tanta negativa. Nonostante un calciomercato fatto solo da svincolati e da giovanissimi, la squadra, ad eccezione di alcune partite, a mio avviso ha fatto vedere cose positive. I limiti sono tanti naturalmente, ma nonostante ciò la voglia non è mancata, hanno comunque cercato di dare il loro meglio”.
Invece, a livello societario, cos’è che non ti è piaciuto e non ti piace della gestione SIGI?
“All’inizio, quando vidi che quel giorno la Sigi salvò praticamente il Calcio Catania, avevo delle buone prospettive per il futuro, anche se devo essere sincero, le proprietà fatte da tanti imprenditori non mi hanno mai convinto. Infatti dopo un po’ ho perso completamente la fiducia verso questa società, soprattutto per il fatto che dopo la vicenda Tacopina non sono mai stati chiari con la piazza, dividendo anche la tifoseria in due. Adesso sono completamente sfiduciato e mi auguro che tutto questo teatrino possa finire al più presto”.
Infine, ti chiedo quali sono le tue aspettative da qui a fine stagione da tifoso rossazzurro?
“Le aspettative purtroppo non sono delle migliori, specialmente per come questa società sta affrontando la situazione. Troppe ombre e lati oscuri. La città ha bisogno di altro. Anche perché ammettendo che il Catania possa finire la stagione, l’attuale proprietà deve farsi da parte perché ha ampiamente dimostrato di non avere né la forza e neanche credo la voglia più di mandare avanti la baracca. Poi non dimentichiamo che il Calcio Catania ha una montagna di debiti e scadenze che al più presto devono essere onorate. Che dire, il futuro lo vedo più grigio che altro, anzi forse anche nero. Detto questo sempre forza Catania. E grazie per questa intervista. Un saluto ed a presto”.
Fonte immagine: FuturaPress