Ai microfoni di Catania Mood interviene l’amico e collega Giovanni D’Antoni (CityZone) per disquisire sulle ultime vicende legate al sodalizio rossazzurro. Diversi gli argomenti toccati, dalla sconfitta di Latina alla questione societaria, passando per il derby col Palermo in programma domenica pomeriggio al Massimino.
Giovanni, innanzitutto grazie per aver accettato l’invito di Catania Mood. Come stai?
“Grazie a voi ragazzi per questo nuovo invito e un saluto a tutta la community rossazzurra”
Ancora nove giorni è arriverà la data del 16. Secondo te, la Sigi riuscirà a pagare gli stipendi evitando l’esclusione dal campionato?
“Vorrei tanto poterti dare una risposta sicura, magari frutto di un’impressione ben salda nella mia mente. La verità è che più si avvicina l’ennesima scadenza, più aumentano i dubbi e la confusione. Sigi ha già fallito nel suo intento e progetto. Pagheranno? Me lo auguro, lo faranno? Non lo so ed è forse la peggior risposta che un tifoso possa affermare e sentirsi dire”.
Arabi, inglesi: le interlocuzioni sembrerebbero andare avanti con questi presunti gruppo interessati al Catania. Ti aspetti novità nei prossimi giorni?
“Sui papabili (e ipotetici) compratori mi esprimo riallacciandomi al discorso precedente. La priorità è legata alla sopravvivenza, e ad oggi non vi è sopravvivenza senza pagamento degli stipendi e senza cessione del club. Ogni altra parola è superflua: serve chiarezza e soprattutto, servono fatti”.
Le ultime vicende societarie credi abbiano influito sul rendimento negativo del Catania, che ha raccolto tre sconfitte nelle ultime quattro?
“Con grande onestà,credo che questa squadra, indipendentemente dalla negativa prestazione di Latina, meriti più elogi che altro. Stiamo raccontando di professionisti che non hanno alcuna certezza e che sudano la maglia trascinati da un grande tecnico che fa anche da psicologo ai giocatori, non dimentichiamocelo. Dei tre KO, solo a Latina abbiamo meritato di tornare a mani vuote. Contro Foggia e Taranto il Catania meritava molto di più e le considererei partite comunque positive”.
Domenica sarà derby col Palermo: chi arriva meglio al match? Che tipo di gara ti aspetti dal Catania?
“Il derby è LA PARTITA: non sono necessarie spiegazioni o pirotecniche presentazioni. Mi auguro che i ragazzi abbiano compreso la reale posta in palio. Sebbene la partita più importante non si giochi sul rettangolo verde, spero possa prevalere quella componente che tanto ci manca: la passione. Solo uno spirito battagliero e coraggioso può condurre i ragazzi verso una vittoria che, al netto della situazione corrente, significherebbe scrivere una pagina di storia del ’46. Il Catania non è morto e mi auguro che gli undici che scenderanno in campo possano regalare a città e tifosi un momento da ricordare: sosteniamoli, lo meritano”.