Come noto, i tifosi del Palermo non possiedono una “Tessera del Tifoso” assimilabile a un programma di fidelizzazione che ne identifichi generalità e volto per consentire loro di prendere parte anche agli eventi sportivi che l’Osservatorio Nazionale definisce “ad alto rischio”.
Ragion per cui il settore ospiti del “Massimino”, ieri pomeriggio in occasione del derby tra Catania e Palermo vinto dai rossazzurri per 2-0, sarebbe rimarto
“Una presenza dal forte valore simbolico – come recitava la nota del Palermo F.C. riportata dall’ANSA – che ha l’obiettivo di dare comunque una voce alla fede rosanero, nella sua espressione più genuina e gioiosa. I 100 ragazzini sono arrivati in pullman direttamente allo stadio, dove sosterranno la propria squadra del cuore.
Ciò per ricordare che il sostegno ai propri colori da parte dei tifosi è e rimane un aspetto naturale e imprescindibile della fede sportiva, in modo semplice e appassionato e sempre contro ogni forma di violenza, che nulla ha a che vedere con i valori sani dello sport”.
Un “Massimino” che sperava all’unanimità negli scambi di sfottò tennistici, con i soliti botta e risposta che li contraddistinguono, e a cui le due tifoserie di Catania e Palermo sono legatissimi. Ma le bambine e i bambini, che hanno anche esposto uno striscione campeggiante lo slogan: “Il tifo è un gioco da ragazzi”, hanno mitigato non poco l’assenza della “tifoseria adulta”, regalandoci quel pizzico di genuinità che non guasta mai.