Tornando su alcune dichiarazioni post-derby rilasciate in conferenza stampa da mister Baldini, ci si rende conto di quanto il tecnico di Massa abbia lavorato sull’aspetto psicologico nell’arco della settimana che ha preceduto Catania-Palermo.
Kevin Biondi, catanese di nascita, che evidentemente ha dato il 110% durante le sessioni di allenamento pre-derby guadagnandosi una maglia da titolare; Stancampiano, portiere 34enne nato a Palermo che sentiva molto la gara (basti pensare alle sue esultanze dopo una parata e ai momenti più concitati in cui si è girato verso il pubblico sugli spalti per incentivarne la spinta):
“Alla vigilia dissi che questa fosse la mia partita. Nasce da una settimana complicata, ho voluto alzare i toni e non è stato semplice ma conoscevo l’importanza di questa gara. Sono toscano ma sentivo questo derby come se fosse cosa mia. I ragazzi li ho centellinati in tutto, riflettendo anche su chi poteva avere un centimetro in più di motivazioni, chi stava meglio fisicamente.
La squadra in generale ha sfornato una grande prestazione. Siamo subito partiti forte facendo capire su che binario volevamo mettere la partita contro una squadra fortissima nella sua totalità. Abbiamo concesso veramente poco. I complimenti possono andare a Moro che ha fatto due gol, ma io oggi li faccio alla linea difensiva spesso bersagliata dalle critiche.
Ho messo in porta il palermitano Stancampiano, volevo recuperare Provenzano e sapevo anche lui quanto ci tenesse a giocare. Ho scelto d’impiegare inoltre Biondi perché Kevin ha fatto una settimana di lavoro importante, mettendomi in difficoltà. Deve continuare così”.
Fonte immagine: CalcioCatania.it