Sono trascorse poco più di 48 ore dalla concessione, da parte del Tribunale, dell’esercizio provvisorio per il Catania, che quindi potrà, Omicron permettendo, portare avanti il suo campionato. Ma attenzione, non sarà solo l’ultima variante del Coronavirus a poter bloccare la stagione dei rossazzurri: tra una settimana esatta, infatti, scatteranno i primi canonici dieci giorni dall’ok dello scorso 5 gennaio. Come più volte sottolineato, durante la seduta prefallimentare dello scorso 21 dicembre, è stato ribadito, tra i vari punti, la cifra di circa 300.000 euro per poter rientrare dalle spese della gestione ordinaria del club.
Proprio giorno 15, per l’appunto, sarà compito dei commissari presentare il primo rendiconto da qui al prossimo 28 febbraio. Per far si che si possa procedere con il bando e poter permettere ad un’eventuale imprenditore interessato l’acquisto del titolo sportivo, bisognerà far quadrare bene i conti. Il consuntivo che i diretti interessati dovranno rendicontare al Tribunale, dovrà essere, sia nel bene che nel male, ai sensi del comma 5°, secondo periodo, dell’art. 104 L.F., e quindi ogni possibile falla dovrà essere scongiurata per evitare un stop dell’esercizio provvisorio immediato e pericoloso.
In chiave di mercato, sarà compito essenziale per i dirigenti etnei abbassare il monte ingaggi, un passo questo che potrebbe consentire una diminuzione importante per quanto concerne i conti in uscita. In tutto ciò, come già evidenziato sopra, sarà di vitale importanza il bando per la cessione del titolo sportivo, prepararlo e renderlo pubblico. In attesa del calcio giocato, che, a meno di clamorosi retroscena, ritornerà non prima del 23 gennaio, con le giornate di questo weekend e del prossimo rinviate per l’emergenza sanitaria. Ma, esercizio provvisorio, bando e calcio giocato dipenderanno solo ed esclusivamente dai rendiconto, positivi, dei commissari, a partire da quello che si dovrà rendicontare tra una sola settimana.
Fonte immagine: CataniaToday