Dinanzi all’insidiosa trasferta di Castellammare, diciamoci la verità, regnava un po’ di scetticismo. Il gruppo era stato, qualche ora prima del fischio iniziale, raggiunto dalla notizia della penalizzazione di quattro punti (poi in realtà soltanto due). Di certo non il modo migliore per approcciarsi ad un match contro una formazione granitica ed in un campo da sempre ostico. Ci si aspettava una sciagurata trasferta, un gruppo deconcentrato dalle continue cattive notizie susseguitesi nei giorni precedenti il match con le vespe. Invece, ancora una volta, i ragazzi del Catania sfoderano una prestazione maiuscola, facendo dimenticare ai tifosi tutto il resto per novanta minuti.
Mularoni, sotto la guida di Baldini – ancora alla seconda giornata su tre di squalifica – ripropone lo stesso identico undici che dieci giorni prima aveva strapazzato la Turris. Rispetto alla gara col Picerno, quindi, rientrano Monteagudo al centro della difesa e Cataldi in cabina di regia, con Provenzano che parte dalla panchina pronto a subentrare. In avanti, così come nella sfida ai corallini, bomber Moro è coadiuvato dai giovani Biondi e Greco. Una mossa, quella di riconfermare la formazione vittoriosa a Torre del Greco, che si rivela azzeccatissima.
Il Catania accantona dal primo all’ultimo minuto le brutte notizie, scendendo in campo con una “cattiveria” ed una voglia quasi sbalorditive. Sembra che i ragazzi vogliano sfogare in campo, con una prestazione perfetta sotto ogni punto di vista, il complesso e disagiato periodo che stanno attraversando. Ci va di mezzo la Juve Stabia, che non riesce a contrastare un Catania impeccabile e sfavillante. Scambi veloci, triangolazioni e azioni una dietro l’altra. È un assolo tutto rossazzurro. Le vespe sono letteralmente annichilite da una supremazia territoriale che consente ai rossazzurri di chiudere la pratica già ad inizio ripresa. Goleador inaspettato Simonetti, che sigla una doppietta e prende il posto, per questa giornata, di uno stanco, ma pur sempre indispensabile, Luca Moro.
Al triplice fischio finale, gli otto tifosi etnei accorsi al “Romeo Menti” applaudono i propri beniamini per l’ennesima prova maiuscola. Con tutte le lacune ed i limiti possibili, questo gruppo di ragazzi regala soddisfazioni nonostante fuori si viva nell’angoscia di un futuro ancora incerto e traballante, specialmente per loro stessi. Certamente loro lo fanno anche per se stessi, per guadagnare visibilità e, qualora le cose dovessero andare male, trovare subito dei pretendenti, ci mancherebbe. Tuttavia, in una situazione simile sarebbe stato anche facile abbattersi e perdere le staffe. Insomma, trovando un giusto equilibrio, giusti meriti al mister e alla squadra, che al netto di tutto stanno onorando al meglio la maglia, quello che i tifosi, anche in passato, hanno sempre chiesto ad alta voce. Ma se in campo il Catania corre e vince, è innegabile che fuori il tempo stringe!!!
Fonte immagine: CalcioCatania.it