La nostra rubrica “Tifosi Mood” ha l’onore di ospitare Carmelo Siclari, un giovane tifoso del Catania innamorato pazzo dei colori rossazzurri, onnipresente in casa come in trasferta, uno che vede rossazzurro da quando apre gli occhi la mattina fino alla sera prima di richiuderli sognando un “Massimino” stracolmo, un gol del Catania sotto la sua Curva Nord, un tripudio di emozioni che solo un catanese doc, figlio del liotru, può provare.
Tra gli “eroi” di Avellino c’era anche Carmelo, incurante del percorso a ostacoli, all’andata e a ritroso, che ha dovuto affrontare per raggiungere il “Partenio-Lombardi” tra neve e sassaiola:
Carmelo raccontaci la trasferta ad Avellino. Cosa hai provato quando sei venuto a conoscenza del rinvio ufficiale del match?
“Quando si parla di Catania, casa o trasferta rispondo sempre presente, seguo il Catania da quando avevo 4 anni. la trasferta è stata lunga e pesante però anche se è stata rinviata non potevo non andarci, il Catania per me è vita. Al ritorno, oltre alle condizioni meteorologiche avverse per gran parte del viaggio, siamo stati raggiunti da alcune pietre lanciate da un cavalcavia all’altezza di Taormina!
Eravamo in otto in auto, fortunatamente tutti illesi, ma il veicolo ha subito dei danni. Ce la siamo vista brutta! Si è fermato anche il pullman del Catania in un’area di servizio, è intervenuta la Digos e sono fiducioso, la giustizia farà il suo corso”.