“La festa delle donne si festeggia tutti i giorni”. Già, frase tanto convenzionale quanto errata. Innanzitutto a partire dalla denominazione, poiché a onor del vero non si tratta di una “festa”, bensì della “giornata internazionale dei diritti della donna”; in secondo luogo, é proprio in riferimento ai diritti e allo spazio riservato alle donne in ruoli spesso ricoperti da uomini, e per quanto ci riguarda nel mondo del calcio, che si fatica a vedere nella compagine femminile una risorsa. Ed è proprio per questo che oggi ci affidiamo all’ottima preparazione della collega di Salastampa Alessia Lo Monaco, che ha risposto alle nostre domande sulle ultime vicende in casa Catania.
Ciao Alessia, grazie per aver accettato il nostro invito. Innanzitutto auguri perché oggi è la giornata dedicata alle donne. Come stai?
“Grazie mille! E grazie a voi per l’invito! Molto bene”.
Ieri sera avete avuto come ospite a Salastampa il signor. Benedetto Mancini. Sentendo le sue dichiarazioni, che idea ti sei fatta?
“Beh, nel corso della sua intervista ha continuato a ribadire il suo interesse per il Catania parlando di un grande progetto alle spalle e ha anche aggiunto che certe voci negative messe in giro sul suo conto abbiano l’intento voluto di farlo desistere. Sicuramente quanto accaduto il 4 marzo non gioca a suo favore, ha spiegato più volte che è stato un errore ma quel giorno ha fatto storcere il naso un po’ a tutti, me compresa. Ha dichiarato che sarà sempre presente e probabilmente, se il Tribunale ha deciso di prorogare l’esercizio provvisorio, sarà anche per inquadrare meglio questa situazione. Io al momento resto alla finestra ad osservare, saranno i fatti alla fine a parlare, non le parole che nell’ultimo anno sono state veramente troppe. E poi l’ultima decisione spetta sempre al Tribunale”.
Mancini continua a negare la presenza di uomini Sigi all’interno del suo progetto. Credi alle sue parole?
“Si, ha ribadito di avere avuto contatti con loro ad ottobre quando lo chiamarono per chiedergli aiuto per salvare il Catania ma che nessuno fa parte del suo progetto attuale. Anche qui, questa ovviamente resta la sua versione ma non è escluso che possano esserci contatti in futuro”.
Come giudichi l’allungamento dell’esercizio provvisorio di ulteriori dieci giorni? A che pro?
“Io credo che il Catania a questo punto concluderà il campionato. L’esclusione del Catania non conviene e creerebbe ulteriori problemi quindi in un modo o in un altro si giocheranno le restanti gare. Sicuramente però dovranno essere fornite a giocatori e staff delle garanzie a medio termine per poter continuare visto soprattutto lo sfogo di Baldini dopo la gara contro il Monterosi”.
Spesso tu nelle tue interviste misuri la “temperatura” della tifoseria rossazzurra. Che percezione stai avendo nelle ultime settimane?
“Ma guarda, la tifoseria è stanca, delusa, amareggiata e spaccata tra coloro che non vedono più un futuro e chi invece continua sempre a nutrire un minimo di speranza. Così come l’opinione verso Mancini: chi preferisce ripartire dalla D senza di lui e chi invece lo vede come unica ancora di salvezza dal momento che è il solo ad essersi presentato. Però su una cosa è unita, l’attaccamento con la squadra. Sono stata allo stadio nelle ultime uscite del Catania e posso dire che, nonostante tutto, nonostante la situazione, i dubbi e le incertezze, i tifosi hanno espresso sempre un grande attaccamento a questa squadra. Il saluto dopo la gara di sabato contro il Monterosi è stato davvero commovente. Poche volte come adesso si è creata questa sinergia”.