Ha lavorato per Sportitalia e adesso è un girovago dei campi di Serie A a servizio dell’emittente sportiva DAZN. È un immenso piacere per la redazione di Catania Mood intervistare l’amico e collega Orazio Accomando. Giornalista sportivo, siciliano doc, al nostro ospite abbiamo chiesto un parere sulla situazione attuale del Calcio Catania. Infine, vivendo da bordocampo le emozioni della massima serie italiana, gli abbiamo chiesto che effetto fa non poter calcare tra questi stadi siciliani.
Buona lettura!
Ciao Orazio, innanzitutto come stai? Che periodo della tua vita è questo?
“Ciao Davide, è un periodo bello e intenso. Dal punto di vista personale sono felice e soddisfatto, ma si può sempre far meglio”.
Come tu ben sai, noi siamo una testata giornalistica che segue le vicende del Calcio Catania. Hai dei ricordi legati alla squadra rossazzurra?
“Tanti ricordi legati al Catania. Sono di Gela, ho studiato a Catania. La domenica andavo allo stadio. Ricordi meravigliosi: ho avuto l’onore di vedere il Catania di Simeone, Montella e Zenga. Se chiudo gli occhi e ci penso vedo Mascara, Barrientos, Gomez, tre tra i più forti mai visti dal vivo”.
Oggi sarà una giornata decisiva per le sorti del Catania. Dati i suoi trascorsi ,ritieni Benedetto Mancini una figura affidabile e pronta per una piazza come quella rossazzurra?
“Non ho tante informazioni su Mancini, so solo che Catania ha bisogno di correttezza, verità è una soluzione”.
Nonostante le tante avversità di quest’anno, il Catania sta davvero dimostrando di essere una squadra compatta. Cosa pensi degli uomini di mister Baldini ed in particolare dell’exploit di Luca Moro?
“È una squadra fatta di uomini veri, in primis in panchina. Baldini è un grande allenatore e lo ha sempre dimostrato in carriera. Su Moro posso dire che ero sicuro di questo exploit, l’ho commentato alla Spal e al Genoa. Oltre al talento c’è una serietà pazzesca per un ragazzo di quella età”.
Siamo molto orgogliosi di avere un giornalista siciliano che lavora per un’importante emittente sportiva come DAZN. Che effetto ti fa calcare i campi più importanti del calcio italiano e non poter annoverare tra questi anche stadi siciliani?
“È il mio più grande rammarico. Giro l’Italia ogni settimana e sono orgoglioso e onorato di poter fare ciò che mi piace e che ho sempre sognato. Spero di poter fare presto trasferte in Sicilia. Sarebbe un vanto oltre che un piacere. Abbiamo bisogno di riscatto dal punto di vista sportivo e sociale”.