4/4/2022, Ore 20:00. Il notaio Andrea Grasso attendeva ieri sera l’imprenditore romano, Benedetto Mancini, presso il proprio studio per la firma del rogito. Mancini c’era alla terza asta competitiva indetta dal Tribunale, c’era al “Massimino” in occasione dei match casalinghi, c’era al “Viviani” per Potenza-Catania 2-2, disputata domenica scorsa. Ma non si è presentato ieri.
Ieri invece ha disertato l’incontro clou: avrebbe dovuto versare 375mila euro in assegni circolari o fornire garanzie in merito. Non l’ha fatto. Il Tribunale aveva stabilito come data ultima quella del 4 aprile per ottenere dalla curatela una relazione sullo stato attuale dell’operazione e il successivo trasferimento del ramo d’azienda sportivo del Calcio Catania al Fc Catania 1946. Si vocifera che potrebbe presentarsi oggi, ma sarebbe comunque troppo tardi rispetto alla scadenza fissata dal foro etneo.
L’esercizio provvisorio scadrà invece, come noto, il 19 aprile, appena una settimana prima del termine della stagione regolare (domenica 26 aprile, Catania-Messina). Il rischio che i rossazzurri non disputino le restanti quattro giornate di campionato esiste (Latina, Palermo e Taranto oltre ai peloritani) per cessazione attività, falsando peraltro il corso regolare del Girone C di Lega Pro, c’è ma potrebbe essere scongiurato.
Dato che il Tribunale ha sempre emesso comunicati stampa sottolineando “l’enorme rilevanza sociale” del Catania, non ci meraviglierebbe un’ulteriore proroga dell’esercizio provvisorio fino a fine stagione. Ieri, fino alle 22:00, i curatori erano nello studio del notaio Andrea Grasso per ultimare la relazione da inviare al Tribunale. Ma l’attesa di Mancini si è rivelata vana.
(Fonte immagine: La Sicilia)