Il Comune farà da garante quando si presenteranno imprenditori realmente e concretamente interessati. Ma fino a oggi, come sottolinea “La Gazzetta dello Sport”, nessuno ha tentato approcci. Le voci, le solite insopportabili voci che ci hanno accompagnati come spettri ululanti e fuorvianti per mesi, proseguono anche dopo la morte del Calcio Catania, beffarde e prive di qualsivoglia sostanza.
Inutile piangersi addosso: muoversi! E’ l’unico imperativo che ci viene in mente, bussando alla porta di chi potrebbe realizzare il nostro sogno e, in controtendenza con la prassi tutta catanese di “accontentarsi” purché una sfera rotoli sul manto del “Massimino” con undici maglie rossazzurre a inseguirla, “sognare in grande”, rivolgersi a chi davvero possieda potenzialità economiche smisurate.
Il calcio di oggi impone quattrini, più di ieri, e progettualità pianificata da professionisti ben pagati. Senza queste premesse rischiamo di annaspare in Serie D per anni.
(fonte foto: optimamagazine.com)