L’ex presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de “La Sicilia”. Ve ne proponiamo uno stralcio:
“L’epilogo è stato particolarmente doloroso per tutti, ovviamente anche per me. In premessa, non temendo smentita, posso dire che con Finaria il Catania non sarebbe mai fallito, si era intrapresa la strada del concordato in continuità proprio per scongiurare i rischi legati all’esposizione debitoria, comunque compensata dal patrimonio immobiliare. Lo stretto controllo assicurato da questo percorso avrebbe salvaguardato la società.
Così oggi il Catania sarebbe ancora vivo e vegeto, pronto a continuare la sua straordinaria storia, con o senza di me. Nella primavera del 2020 si parlava sempre dei 50 milioni di debiti, sbandierati, da qualcuno con un preciso obbiettivo… quello di rappresentare una condanna definitiva, e che voleva a tutti i costi questo club gravemente indebitato, dimenticando volutamente di precisare che in contrapposizione a questi debiti c’era Torre del Grifo Village, che a bilancio, e non secondo fantasia, di milioni ne valeva 65.
Un mio ritorno in sella al Calcio Catania? Impossibile”.
(foto: Unica Sport)