Ci teniamo particolarmente a riportare le prime dichiarazioni di mister Baldini quando è stato presentato lo scorso 12 aprile in conferenza stampa come nuovo allenatore del Vicenza per tirare le somme di questo finale di stagione anticipato che ha visto sfumare la presenza del Catania nel Girone C della Serie C quasi ai titoli di coda:
“Catania mi ha dato tanto, se adesso sono qui il merito è principalmente dei ragazzi e a tutti coloro che hanno portato avanti con me un’annata complicatissima.
Sono passato in 24 ore dal piangere con i miei ex calciatori ad essere qua, meritano un grande grazie”.
Per mister Baldini, un turbinio di emozioni irripetibili che lo hanno catapultato in una nuova realtà molto distante, non solo geograficamente, dalla “sua” Catania. A Vicenza dovrà assolvere il gravoso e arduo compito di salvare la compagine veneta attraverso la lotteria dei playout per guadagnarsi il rinnovo del contratto altrimenti in scadenza il prossimo 30 giugno.
Abbiamo voluto riportare le dichiarazioni di Baldini per sottolineare, ancora una volta, l’eccellente lavoro svolto dal tecnico di Massa, dal direttore dell’area tecnica, Maurizio Pellegrino, e dai ragazzi che come Greco, Cataldi e Moro sono ripartiti, pronti-via, col calcio giocato.
Catania non dimenticherà mai i beniamini di questa stagione 2021/22, così sciagurata, da incubo, infernale, apocalittica nel suo mesto epilogo, ma anche indimenticabile. La nuova proprietà, quando si paleserà, prenda spunto da questi uomini: servono liquidità, competenze e progettualità. Prima di tutto, però, servono uomini dall’integrità morale spiccata in possesso di tali virtù pecuniarie e professionali.
A nasconderci dietro a un dito, a giocare a scarica barile, a delegare e a demandare, siamo tutti abili. Le macerie del vecchio Catania urlano vendetta: i silenzi dei colpevoli, quando era necessario informare, l’assenza non solo di competenze ma anche di carisma, la mancanza di tatto, cozzano con la moralità dell’uomo. Noi vogliamo leoni in campo ed elefanti fuori, pronti a barrire quando è il caso di farsi rispettare nella giungla del “Palazzo”, di innalzare la proboscide per solleticare il cielo e far piovere speranze.
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