Il centro sportivo di Torre del Grifo, gioiello invidiato da mezza Italia, oggi è una cattedrale nel deserto, in totale stato d’abbandono e soggetto ad atti vandalici:
“Il simbolo in pietra lavica che faceva bella mostra all’ingresso di una delle porte carraie di Torre del Grifo, è stato rubato – si legge stamani su “La Gazzetta dello Sport”-. Un gesto che simboleggia la sparizione del calcio, ma anche la chiusura del Village che dal 2011 ha ospitato allenamenti e ritiri del Catania calcio. Questo episodio di vandalismo è segno dei tempi e del vuoto.
Chiuso a chiave Torre del Grifo contiene all’interno palestra, piscina, centro medico, quattro campi principali, altri di calcetto, un albergo, una spa, una sala ristorante. Un impianto che deve essere al più presto rivalutato.
Si aspetta che qualche imprenditore, non necessariamente legato alla rinascita del Catania, si interessi a rilevare la struttura, parlando con il Credito Sportivo che finanziò i lavori, ma che non fu pagato per intero. Mancavano ancora una quindicina di milioni, ma adesso il prezzo di acquisto sarebbe più basso”.
Inoltre, decine di famiglie sono rimaste senza lavoro come abbiamo rammentato nei giorni scorsi ai nostri lettori. Una situazione inqualificabile, grave tanto quanto la sparizione del Calcio Catania che, parimenti, dava lavoro a decine di famiglie. Qualcuno, che non abbia nulla a che vedere col recente passato, dovrebbe appropriarsi di questo gioiello: è una macchina per fare soldi, servono solo competenza e programmazione ovvero tutto quello che è mancato alla vecchia gestione.