Condannare qualsivoglia forma di violenza, immaginata, perpetrata, dichiarata sui social, un calderone di scempi umani, mediatici, un urlo di frustrazione farneticante di pochi, beceri individui impiegati nella professione più in voga al giorno d’oggi: l‘hater da tastiera.
I leoni in gabbia non ruggiscono, miagolano; non allargano le fauci per sbranarti, rosicchiano. La premessa è doverosa: non esiste comportamento incivile, illegale, irresponsabile che possa essere giustificato sotto alcuna bandiera, del Catania o dell’Australia. Questo è un passaggio fondamentale su cui ogni tifoso deve focalizzarsi.
GUERRA FREDDA
Senza imbracciare alcuna arma, quantomeno per attacchi diretti all’uno e all’altro Paese, Stati Uniti ed ex U.R.S.S. per cinquanta anni se le sono date di santa ragione. La guerra del silenzio, dell’indifferenza, è tagliente come una lama affilata. E’ un processo alle intenzioni qualora il Comune non scegliesse il Gruppo di Ross Pelligra? Sì, lo è. Non ci fidiamo dell’operato dell’amministrazione comunale, né della gestione della vicenda societaria pregressa: la spazzatura e l’inciviltà non sono luoghi comuni, sono figli di un pessimo governo locale.
GOOGLIZZIAMO?
E noi? Catania, intendiamo la città, i cittadini, i tifosi, ha già scelto, e non ci sembra un’inezia o un mistero da tacere, anzi tutt’altro. Siamo in grado di scegliere il migliore prima degli organi competenti? Perché no! Sulla scorta di ricerche su Google? Sì, anche ma non soltanto. Potrà non piacere a qualcuno, essere stigmatizzato come semplicistico e fuorviante, ma sono gli stessi che prima di redigere un articolo valido e basato su criteri di veridicità, si affannano a cercare e cercare e cercare ancora notizie sul principale motore di ricerca. Lo fanno tutti, lo facciamo anche noi. O volete venirmi a dire che tutti i giornalisti prima di redigere ogni singolo articolo contattano Tizio, Caio Sempronio, si piazzano davanti casa di Giovannone, Maestri, Scibilia, Mascali, Ilari (non dico Pelligra, è un po’ distante), fanno inchiesta, sempre e comunque, e poi si mettono davanti al PC a scrivere? Ma dai! A volte, solo a volte. Ah, quasi dimenticavo: ho letto su Google che Pelligra farà ingresso nella Pallacanestro Varese immettendo 2 milioni di euro subito per concorrere all’aumento di capitale e poi acquisendo il 45% delle quote. Invenzione?
Siamo nel 2022, fortunatamente, per cui siamo in grado di farci un’idea raccogliendo dati, informazioni, selezionando quelle che riteniamo autorevoli e catalogandole secondo una scala gerarchia verosimile. E siamo competenti, maledettamente competenti, intelligenti. I tuttologi esistono, rappresentano una piaga social(e) pari solo agli haters probabilmente. Ma è facile non confonderli con coloro che cercano su Google, leggono articoli, ascoltano interviste, si confrontano tra loro, contattano i diretti interessati prima delle testate giornalistiche, vanno dritto al punto.
Quindi, sostenere che i catanesi, nel triplice ruolo di elettori-cittadini-tifosi, non siano in grado di stabilire quale sia il miglior offerente pur senza aver letto nel dettaglio il business plan di 225 pagine redatto dal dott. Scibilia in appena due settimane dove si parla di acquisire subito Torre del Grifo dal Credito Sportivo (un unicum tra i contendenti sufficiente a spazzare via ogni dubbio sull’assegnatario), ci sembra alquanto offensivo. Chi giudica l’intelligenza altrui, evidentemente, commette un errore di valutazione imputabile a superficialità e pienezza di sé. Non siamo nessuno per giudicare. Né noi, né voi, né il Comune, la decisione si prende INSIEME, per il bene di Catania e del Catania.
(foto: Pelligra
Geelong Advertiser)