Stamattina ripartiamo dalle dichiarazioni del vicepresidente e amministratore delegato del Catania SSD, Vincenzo Grella.
Le abbiamo apprezzate, e tanto, stavamo solo aspettano il momento propizio per riproporle e, quel momento, è oggi. Il toto-allenatore impazza, le certezze si avranno solo ad avvenuta iscrizione ma il modus operando della nuova società e gli uomini chiave che lo alimentano, ci consentono di dormire sonni tranquilli perché è vero che tecnico e giocatori sono importanti ma la “mentalità vincente”, se sposata da staff e rosa, è inarrestabile:
“Allenatore? Il mister è un pezzo fondamentale della prima squadra e stiamo facendo più valutazioni – ha dichiarato in conferenza stampa mercoledì 20 al President Park Hotel-. Non abbiamo ancora deciso, non lo prendo con leggerezza, faccio molte verifiche sotto ogni punto di vista. Gli darò tutto quello che serve per vincere una volta che lo scelgo.
Il Catania sarà la squadra da temere. Metteremo a disposizione del mister una squadra competitiva. Rispetto molto gli avversari ma non temo nemmeno la Juventus quando ci giocheremo contro, hanno due gambe e due braccia anche loro, ognuno con le proprie caratteristiche, Io voglio fare qualcosa di speciale e loro per fare parte del nostro club devono avere questa stessa volontà, giocare senza paura né dell’avversario né di nient’altro questo è il profilo di giocatori che voglio nel nostro club.
Non possiamo far firmare contratti ai calciatori prima dell’iscrizione ma c’è stima verso il Catania e possiamo bloccare il calciatore ma dobbiamo concretizzarlo attraverso il contratto non appena la Federazione ci darà la possibilità. Poi ci saranno le firme e metteremo insieme la squadra. Conosco bene i timeline delle cose per questo dormo poco, non ho paura del lavoro e non voglio deludere il presidente.
Ci tengo a far passare messaggi certi, se lo dico è così, meglio una parola in meno se non sicuro di ciò che dico. Imparerete a conoscermi”.
Insomma, che sia De Sanzo, Stellone, Corini, Turati-Catania o chicchessia, con gli uomini giusti al posto giusto, con la suddivisione delle mansioni senza sbavature e contaminazioni, il nuovo Catania vincerà come deve essere a mani basse il campionato di Serie D. La mentalità, vale più di ogni aspetto tecnico ed economico. E ci saranno anche quelli.
(foto: lagazzettadiparma.it)