Angelo Patanè, storico volto della redazione di Telecolor, (quest’ultima ha acquisito i diritti televisivi per la trasmissione delle partite del Catania) ha pubblicato sul suo profilo Facebook un lungo post di ringraziamento soprattutto per i tanti messaggi ricevuti in privato da molti tifosi rossazzurri che si sono congratulati dopo aver appreso la notizia legata ai diritti TV:
“A farmi commuovere ce ne vuole! Pensavo di averle viste tutte,e di averne raccontate,di più! Evidentemente no. Ricominciare da dove ho iniziato, (ridiamoci su: un secolo fa! era il ‘900!!) e ripartire dalla stessa categoria, dalle stesse maglie e dalle stesse antenne, lo leggo come un segno, uno scherzo o forse “una carezza” del destino. Un segnale,dettato per ricordarci che l’amore è trasversale; io l’ho sempre pensato. Non segue le mode, i momenti, le delusioni, le categorie. L’amore ti segna,come un gol vittoria a tempo scaduto e resta lì, sospeso, nella giostra perpetua delle emozioni. Quelle che ci appartengono. Essere stato “gli occhi“ di qualcuno nel racconto di una partita, l’ho vissuto, da sempre, come il privilegio più grande che questa enorme passione mi ha regalato.
Condividere un batticuore, il mio modo di sedermi sul divano, la domenica, al vostro fianco all’ora del caffè. Non sono bravo nei ringraziamenti ne particolarmente ruffiano sui social che seguo con interesse, ma in punta di piedi.
Mi chiedo però come faccio a restare indifferente a mille messaggi come quelli che ho ricevuto nelle ultime ore (ed ai quali non riesco a rispondere). Lo faccio di getto, di cuore e rispondo quì (e siccome non sono bravo, questo post condividetelo con gruppi, tifosi ed amici e ringraziateli da parte mia). La verità è semplice.
Mi sono sentito sempre uno di voi: facile!
Con l’unico privilegio di aver potuto trasmettere “emozioni”. Gioie, vittorie, promozioni e purtroppo, altro.
Di aver avuto l’opportunità di dire apertamente, pubblicamente, quello che ho pensato fosse giusto in quel momento. Nel bene e nel male. Con onestà intellettuale, sempre! A volte, con coraggio. Sbagliandomi, pure, ma è umano. Con la testa alta, sempre e comunque. Ricomincio da 30, è forse il caso di titolare.
E questo lo devo ad una emittente, Telecolor (non me ne voglia Angela Ciancio!) che sento “mia “ e che ancora una volta dimostra di voler fare parte della storia calcistica di questa Città. Come 30 anni fa, quando era utopia “seguire il Catania“, questo Catania!
Ci siamo imbarcati con 30 metri di cavo telefonico (evolutosi poi nel primo cellulare da 12 kg), e dai balconi abbiamo vinto, con Angelo Micale, una scommessa che ci ha condotti sino ai confini dell’Europa. Preferendo le strade di montagna e i campi “inclinati“ (non c’era Google maps – lo dico per gli under 20!) ai lussuosi aerei, alle lusinghe, alle promesse che conducevano ad altre categorie, ad altre entità.
Perché l’amore è trasversale, come dicevo.
E Catania, questo Catania, è un messaggio d’amore universale coniugato al calcio: non esiste in letteratura un altro esempio come quello che stiamo vivendo.
Quasi 8000 abbonati per ripartire da zero e centinaia di migliaia – anche molti di più – che ogni domenica, dietro le Tv, in streaming da tutto il mondo, saranno con me protagonisti di una pagina di storia.
La nostra storia.
Nessuna resurrezione, sia chiaro.
Perché la passione, la vostra e la mia, non è mai morta. Perché come diceva il cantautore : “l’amore conta”.
Buon viaggio e che ci porti lontano!“