Mister Ferraro sorprende con alcune scelte: Sarao dal primo minuto, preferito a Litteri, Giovinco in panca con De Luca e Chiarella sugli esterni.
Il Catania ha la fortuna e il merito di passare subito in vantaggio grazie a un calcio di punizione di Ciccio Lodi che riprende il filo del discorso da dove lo aveva lasciato, con la complicità di un rimbalzo peregrino che confonde difesa e portiere avversario.
Partita maschia, dura, con interventi rudi da ambo le parti. Fioccano le ammonizioni (Sarao, Chiarella e De Luca), ma arriva ben presto il raddoppio con Manuel Sarao che con un potente sinistro premia lo stop&go della “Zanzara” De Luca, abile ad addomesticare la sfera e servirla in un piatto d’argento all’attaccante milanese.
C’è spazio per qualche buona trama offensiva dei padroni di casa ma dove non arrivano Lorenzini e Somma, arriva Bethers che si distingue su colpo di testa di Diallo distendendosi sulla sinistra.
Il Catania, sornione e pragmatico, si affida ai lanci lunghi e a contropiedi pericolosissimi spesso innescati dal sinistro di Ciccio Lodi che direttamente su calcio d’angolo va vicino allo 0-3 negato dalla traversa a Vitale chi schiaccia di testa su corner del capitano ma è sfortunato.
Il secondo tempo prosegue sulla falsariga del primo: il Ragusa prova a imbastire trame offensive mentre il Catania attende e riparte in contropiede andando vicino al terzo gol per due volte con Sarao, poi con Andrea Russotto, che avrebbe voluto festeggiare il gol e dedicarlo alla figlioletta Mia, nata proprio stamani, infine con Chiarella. Entrano in campo Palermo, Litteri e Chinnici per Rizzo, Sarao e Chiarella ma il risultato non si schioda dallo 0-2.
Ha prevalso la cifra tecnica del Catania che ha dato l’impressione di poter ottenere il massimo con un dispendio d’energie minimo. Saltare il centrocampo, evidentemente, anche se per gli esteti del bel calcio non rappresenterà un piacere per gli occhi, sarà il tema tattico predominante. Mister Ferraro, alla luce dello spessore tecnico superiore, spera di impensierire gli avversari puntando sulle incertezze e sugli errori in disimpegno delle retroguardie.
(foto: quotidianodiragusa.it)