E’ vero che ieri il Catania è apparso impacciato, poco brillante, lento e prevedibile. E’ anche vero che non si tratta della prima volta in cui i rossazzurri stentano a velocizzare la manovra imponendo il proprio ritmo e, il merito, è spesso degli avversari che si chiudono a riccio, difendono in undici dietro la linea della palla, fino a quando arriva l’episodio che muta l’inerzia della gara facendo propendere l’ago della bilancia verso la maggiore caratura tecnica del gruppo allenato da mister Ferraro. Ecco, è lì la chiave di tutto: anche stavolta l’episodio era arrivato (rigore netto sul fallo in piena area di rigore ai danni di Sarao chiuso nella “forbice” delle gambe del difensore avversario), ma la miopia dell’arbitro, che però vanta una discriminazione dei colori sensibile soprattutto al giallo, non lo ha visto.
Non si tratta di cercare alibi. La prestazione è stata confusa, stanca, ma il Catania resta la corazzata di sempre, capace di inanellare non nove vittorie consecutive bensì 10 risultati utili consecutivi! Partitacce come quella di ieri al “Morreale-Proto”, spesso si traducono in sconfitte. E invece no, il Catania ha raccolto un punto, mantenuto il, distacco dall’inseguitrice Lamezia intatto (+8), in attesa del doppio recupero del Real Aversa che si trova attualmente a 13 punti dai rossazzurri.
Se qualcuno, appassionati di fantacalcio, idealisti, miopi come l’arbitro o “sciarriati co palluni” pensava che il Catania potesse vincerle tutte e agevolmente, magari portandosi sul 2-0 dopo 10 minuti del primo tempo beh, tornate pure sulla terra. Non lo definiremmo neppure “schiaffo”, è più un pizzicotto che rammenta al Gruppo Squadra, qualora ce ne fosse la necessità (e c’è di tanto in tanto nel corso di un torneo lungo e irto di insidie), che non si deve dare nulla per scontato in Serie D, né la forza dell’avversario né la propria manifesta superiorità tecnica. In D i piedi buoni non bastano e se nelle precedenti partite abbiamo sempre ottenuto il bottino pieno il merito è dei giocatori che hanno alzato l’asticella dell’agonismo prima di metterci i tocchi liftati e le giocate d’autore. Uniti si vince!
(foto: catania ssd)