Stamattina “La Gazzetta dello Sport” riporta un consistente stralcio dell’intervista a Jefferson di ieri sera. L’uomo del momento in casa Catania, reduce dalla doppietta al Canicattì e da 7 reti in 7 partite da subentrante si racconta svelando anche aneddoti del suo passato:
“Il mio secondo gol di ieri è stato merito della squadra e io ho cercato di battere sul tempo gli avversari diretti che forse non si sono accorti del mio inserimento – ha detto ieri sera a “Corner”, su Telecolor, l’attaccante brasiliano-. L’importante è aver trovato la strada della vittoria e di fronte al pubblico che ci sostiene come non mai.
Giocare in Italia ancora oggi è un sogno. Sono partito dal Brasile con un sogno in testa. Giocavo a calcio a 5 o a 7, ho provato con tornei giovanili preparandomi a fare un tour in Europa. Per questioni economiche non sono andato ma per coincidenza ho disputato un’amichevole importante perché c’erano tanti procuratori. Mi prese il Paranà e dopo si presentò la Fiorentina e approdai in viola.
La società ha costruito un progetto importante con un gruppo solido che funziona bene e sempre, con dirigenti preparati che ci seguono come in Serie A. Per noi giocatori è un onore e anche una piacevole responsabilità. Lamezia? Speriamo sia una bella partita per noi, arriveremo in Calabria al massimo delle nostre potenzialità. Tra qualche ora inizieremo a prepararla col massimo dell’attenzione come sempre”.