Intervistato da Giovanni D’Antoni, penna del quotidiano locale La Sicilia, il re del calciomercato Gianluca Di Marzio ha raccontato alcuni aneddoti legati alla piazza rossazzurra sopratutto in concomitanza del periodo in cui il grande Gianni allenava gli etnei. Di seguito uno stralcio dell’intervista realizzata:
“Conosco il tifoso catanese, e quando in 50.000 invadi Roma puoi benissimo fare 11.000 abbonati in serie D anzi, credo che potevano essere di più se la capienza fosse stata più ampia. Con Grella abbiamo parlato di ciò, e mi ha detto che c’è l’intenzione di portare la capienza a 20.000 spettatori perché il tifoso catanese non conosce categorie, Catania è Catania, e a maggior ragione dopo le recenti delusioni e quando arriva una società seria, forte e solida che con i fatti ti dimostra che vuole costruire qualcosa non solo per il presente ma anche per il futuro, la risposta non mi ha assolutamente sorpreso. Negli ultimi anni purtroppo le squadre siciliane hanno attraversato momenti difficili. Sia Palermo che Catania hanno ritrovato la luce con due strategie diverse perché una è diventata proprietà di una forza economica non indifferente ma che possiede già altri club, qui invece Pelligra per cercare di vincere la sua sfida personale con gli arabi, vuole portare il Catania più in alto del Palermo avendo solo questo club. Pelligra ha serie intenzioni di costruire una squadra forte nel tempo e credo che l’acquisto più importante che ha fatto il Catania è proprio il businessman italo-australiano, insieme a Vincenzo Grella che ha mollato la carriera da procuratore e vi assicuro che era brillante e luminosa poiché lavorava in una delle agenzie più forti a livello internazionale. Catania non c’entra niente né con la D né con la C, è una piazza che dovrebbe stare stabilmente tra la B e la A. Ricordo ancora quando il giornalista Tomasello venne a prendere me e mia mamma a casa nel 1983 e ci portò in aeroporto, ho avuto la fortuna di salire sulle scalette dell’aereo e ricordo che mi misero in braccio a papà attraversando la marea di gente attaccata in tutti i muri di Fontanarossa che cantava Di Marzio, Di Marzio…”
(Foto: areanapoli.it)