Ultima giornata di campionato e poule scudetto. Vi basta? Siamo stati bacchettati per aver raccolto e diramato informazioni su aspetti strettamente dirigenziali, o su qualche calciatore, senza scendere nello specifico di disquisizioni legate allo staff tecnico. Per qualcuno basta poco a destabilizzare l’ambiente ma chi si occupa, bene, male o in maniera opinabile, di fare informazione non sempre può esimersi. Non sempre. Ma è questo il caso. Per ragioni di onestà intellettuale e virtù morali, abbiamo deciso di censurare le news di calciomercato che riguardano Giovanni Ferraro e, soprattutto, i papabili sostituti.
Non c’entra nulla l’opinione tecnica della nostra redazione sull’allenatore (peraltro non siamo né tecnici né ex calciatori, possiamo farci un’idea ma non abbiamo gli strumenti per emettere giudizi professionali), c’entra semmai la volontà di garantire al mister e all’ambiente la serenità di cui necessita un gruppo che deve affrontare l’ultima giornata di campionato e, soprattutto, la poule scudetto.
I nomi, che siano essi sparati a casaccio o studiati in maniera certosina da giornalisti e operatori dell’informazione attraverso fonti autorevolissime e veridiche, al momento non rientrano tra i nostri precipui interessi. Il bene futuro del club passa anche attraverso le mosse, e le premesse, del presente e, il presente, recita: Catania di Ferraro trionfatore a mani basse del Girone I di Serie D, a un passo dall’epilogo finale e della poule scudetto. La società non lascia trapelare nulla proprio in virtù di un decalogo etico ben delineato che impone silenzio come un lingotto, programmazione come un diamante e rispetto, per la persona e per il lavoratore, come l’incipit di un testo sacro.
Verrà il suo tempo. Ma non vi sembra irriguardoso questo anacronistico accanimento mediatico? Stavolta ci tiriamo indietro. I rumors sui calciatori, è un nostro parere anch’esso quanto mai opinabile, hanno un valore differente. Qui si parla dell’artefice primario dell’impresa, colui che non poteva assentarsi, nemmeno da squalificato, perché non ci sono infortuni, scelte tecniche o comportamenti irresponsabili che tengano: l’allenatore, nel bene e nel male, è “a tutto campo”, accumula un minutaggio impareggiabile, è il parafulmini delle critiche e l’ultimo a ricevere elogi quando si raccolgono i tributi. Ne parleremo, ma a suo tempo.
(foto: catania ssd)