Subito dopo aver stappato lo spumante per inaugurare il 2023, il presidente del Catania, Rosario Pelligra, dichiarò:
“Vogliamo che i giovani riescano a raggiungere le strutture sportive accanto alla città senza particolari difficoltà (e anche la Prima Squadra, ndr). Vorremmo realizzarne altri, stiamo studiando le soluzioni più convenienti ed efficaci. Il sogno di tanti bambini, quello di giocare a calcio con la maglia della propria città, è un nostro punto fermo”.
Lo sguardo attento, speranzoso, sognante e avveniristico di Dylan Viglianesi la dice lunga sull’importanza del settore giovanile e, dato che si parte sempre dalle fondamenta per costruire edifici solidi, dalla scuola calcio. “Scuola calcio Catania F.C.” suona proprio bene. Dylan, in questi giorni, sta partecipando al campus estivo organizzato dal club.
Giocare nel Catania dopo esservi nato, indossare la maglia rossazzurra per difendere i colori della patriam Agathae, è quanto ogni bambino catanese, e ogni genitore, auspichi per il futuro. Il calcio giovanile rappresenta una ghiotta occasione per rimanere a casa, lavorare e costruirsi una posizione. Vi sembra poco? Quanti giovani sono stati costretti a scendere dal confortevole groppone del liotru per intraprendere viaggi nei confini nazionali, continentali e internazionali?
“Giocare nel Catania”, darà la possibilità ai giovani (e alle giovani dato che il club crede e investe nella crescita del calcio femminile che ci sta già regalando soddisfazioni, non ultima la promozione in Serie C), di rimanere nella città che ha dato loro i natali, svolgendo la professione più bella del mondo senza rinunciare a una granita e brioche né a un arancino preparato come si deve. Il futuro a tinte rossazzurre, è vostro!