Dodici giornate alla fine della stagione regolare, Catania che deve recuperare ben 5 punti per agganciare la decima piazza, occupata attualmente dal Giugliano, e accedere ai playoff. Sembrano tanti, ma se il piglio giusto mostrato domenica sera contro la capolista Juve Stabia dovesse essere confermato anche a Taranto, altra aspirante alla promozione in Serie B tramite gli spareggi, il Catania potrebbe rappresentare l’outsider (e già, ci siamo ridotti così…), di quest’ultimo scorcio di stagione, la classica squadra diesel che dà il massimo nell’ultima parte della stagione, playoff inclusi.
I recuperi di alcuni giocatori chiave come Zammarini e Di Carmine e la panchina che si allunga partita dopo partita come mostrano le caselle delle distinte, passate dai 18 arruolabili contro il Latina ai 23 con la Juve Stabia, forniranno a mister Lucarelli un ventaglio di possibilità che poche avversarie in Serie C, in tutti e tre i gironi, possono permettersi. Il resto deve farlo la testa. Senza dimenticare il ritrovato Chiricò, che non era reduce da un infortunio ma aveva tirato la carretta praticamente da solo nella prima parte della stagione ed era rimasto a corto di ossigeno. E’ apparso rinfrancato dalla prova convincente a cospetto della capolista e in ruolo inedito, quello di mezzala con licenza di rifinire e concludere, e ci è piaciuto tanto per lo spirito di abnegazione abbinato alla solita classe. Se è vero che il Catania sta ingaggiando un mental coach, anche questo dettaglio, che fa la differenza, potrebbe essere limato a dovere.