Il campionato del Catania ha regalato finora più bassi che alti, momenti di estrema difficoltà che si susseguono dall’inizio di questa stagione partendo dal “ritiro” estivo svoltosi a Zafferana, proseguendo con l’innumerevole serie di infortuni oltreché ai rinforzi in fase di costruzione dell’organico, arrivati gli ultimi giorni di calciomercato se non dopo.
Questo modus operandi visibilmente errato, ha causato una cattiva gestione del possesso palla, una mancanza di azioni concrete in grado di “colpire” gli avversari, e soprattutto la concreta e grave difficoltà da parte degli attaccanti di centrare lo specchio della porta. Questi aspetti totalmente negativi che si presentavano sotto la gestione dell’ex tecnico Luca Tabbiani, sono presenti purtroppo ancora oggi con Lucarelli in panchina.
Il Catania è quartultimo se si considerano i gol segnati dalle varie squadre del girone C, sopra solo a Foggia, Virtus Francavilla e Brindisi con i soli 27 gol. I vari Di Carmine, Chiricò, Costantino, Cianci, hanno una notevole difficoltà ad essere pericolosi e a punire le difese avversarie. Forse una mancanza di lucidità sotto porta? Una mancata assistenza da parte del reparto di centrocampo o da parte degli esterni?
Insomma, si tratta di una vera e propria macchia nera che continua a non sparire, un deficit che condiziona visibilmente e in negativo, le prestazioni della squadra etnea che tutt’ora non è in grado di recuperare una sola rete subita e che complica di giornata in giornata, la situazione in classifica dei rossazzurri che da un po’ di tempo a questa parte si stanno guardando le spalle dal pericolo playout.
(Foto: Catania FC)