La redazione di Catania Mood ha raggiunto il direttore di Gaglioweb.it, Sandro Gaglio, giornalista catanese che si occupa di Catania a trecentosessanta gradi: cronaca, attualità, politica e, immancabilmente, sport.
Sandro Gaglio è anche conduttore della fortunata trasmissione in onda sul canale YouTube dedicato: “4 amici al Var”, dove si dibatte sulle gesta del Catania FC con altri giornalisti e opinionisti come Riccardo Caruso, Mario Barbaro, Valerio Caruso e Angelo Pulvirenti.
Abbiamo rivolto alcune domande sul Catania al direttore di Gaglioweb, in un momento molto delicato per le sorti rossazzurre, capace di raggiungere la finale di Coppa Italia, battendo il Rimini al Massimino, e di annaspare in campionato con risultati, e prestazioni, altalenanti come dimostra l’ultima, sonora, sconfitta rimediata al Partenio-Lombardi contro l’Avellino.
Grazie Sandro di aver accettato il nostro invito. Le chiediamo subito che idea s’è fatto di questo Catania: come mai, secondo lei, gli stessi giocatori e lo stesso allenatore, capaci di centrare una storica finale in Coppa Italia, poi steccano puntualmente in campionato?
“Sembrano calciatori diversi pur avendo stesso nome, cognome e numero di maglia (sorride, ndr). Riteniamo che ci siano atteggiamenti diversi. In Coppa Italia abbiamo visto una formazione tipo, gli stessi 9-10 giocatori, sempre confermati, in campionato una girandola di sostituzioni poco proficue”.
Se dovessi attribuire le colpe di questa stagione sciagurata in campionato, a chi e in che ordine le distribuiresti?
“Dei giocatori in primis: atteggiamento, mentalità, gruppo spogliatoio, qualcosa che non riusciamo a capire perché sia con Tabbiani che con Lucarelli, che infatti ieri ha risolto il contratto che lo legava al Catania, è successo lo stesso: un bravo allenatore deve parlare e relegare in panchina o in tribuna chiunque se non rende come dovrebbe”.
Credi nella promozione in Serie B attraverso i playoff?
“Ad oggi no di certo, non ci sono né la voglia né i presupposti”.
Parlaci del progetto editoriale di Gaglioweb.it: in che modo si diversifica dalla concorrenza?
“Abbiamo fatto una scelta: quattro, cinque, sei amici, che vivono intensamente il Catania, siamo seriamente tifosi e mettiamo impegno serio, non abbiamo problemi di concorrenza, ma abbiamo posto in essere un’idea, la stessa che vorremmo vedere in campo, non solo nel calcio e nello sport, ma senza inseguire i numeri speriamo di fare un programma che piace: discutiamo e parliamo del Catania, ogni tanto con rabbia, ma la voglia di “sparare pallonate” e risate c’è sempre, senza pensare alla concorrenza. Con Anna e Nicoletta, le ragazze della nostra redazione, abbiamo fatto una riunione anche oggi, e si muovono perfettamente con la linea editoriale”.
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