La redazione di Catania Mood ha avuto modo di intervistare l’allenatore della New Team Catania, Ivano Turrisi, che è subentrato in corso d’opera, esordendo lo scorso 11 febbraio, quando la squadra navigava nei bassifondi della classifica.
Mister Turrisi siamo felici di averla ai nostri microfoni. Ci racconti un po’ di lei.
“Alleno da 7-8 anni, sono classe 1986, ho iniziato nel Città di Mascalucia e ho allenato tutte le categorie, dai Giovanissimi alla Prima Squadra dove ho vinto il campionato Juniores, Provinciale e Terza Categoria. In agosto il club ha smantellato la squadra e, a causa delle tempistiche, non ho avuto modo di accasarmi altrove”.
Com’è nata la collaborazione tecnica con la New Team Catania?
“Volevo prendere un anno sabbatico ma sono stato contattato da Francesco Zuccaro, presidente della New Team Catania, che conosco perché è stato anche lui per un anno al Città di Mascalucia, e ho avuto modo di conoscere il direttore, Danilo Rinaldi, persona eccezionale, e abbiamo capito che la realtà era tranquilla ma ben organizzata e ho accettato. La mia prima ufficiale è stata in Coppa Italia.
La squadra? L’ho trovata bene dal punto di vista della preparazione atletica e della qualità. Sono bravi ragazzi educati e rispettosi ma mancava, a mio avviso, quel piglio mentale adeguato alla causa. Nel calcio ritengo che venga prima la testa, la mentalità, poi il cuore e, solo alla fine le gambe. Questa squadra aveva gambe e discreto cuore ma peccava nella giusta mentalità, nell’approccio alla partita. Con Danilo (Rinaldi, ndr), abbiamo cercato di ricomporre i cocci e tirare fuori il meglio dai ragazzi in questo rush finale, a nove partite dalla fine della regular season. Eravamo penultimi a pari punti col Riposto. La classifica era corta ma, certamente, non idilliaca, a 4-5 punti dal 4° posto per cui sapevamo di poterci rialzare se avessimo trovato continuità di risultati”.
È fuor di dubbio che la sua mano nella squadra c’è e si vede. Qual è la ricetta? Ci parli anche del futuro: resterà alla New Team?
“Ho inserito 5 elementi storici, miei uomini di fiducia, che avevo al Città di Mascalucia: vecchi, nuovi, dirigenza e presidente, abbiamo cercato di raschiare il fondo del barile e tirare fuori da questi ragazzi le residue energie mentali che i ragazzi avevano dentro. A tratti ci siamo riusciti, adesso siamo al 4° posto in concomitanza coi Nebrodi e a tre punti dalla terza che, peraltro, incontreremo la prossima settimana in casa nostra.
L’obiettivo? Costruire un gruppo vero dato che c’erano 14-15 bravi solisti e il campo ci sta dando ragione. Abbiamo le ultime due partite, fondamentali, che decideranno il nostro futuro immediato.
Futuro? Al momento c’è l’intesa da ambo le parti di continuare insieme questo percorso ma preferisco parlarne a bocce ferme”..