Solitamente dedichiamo almeno due o tre giorni allo spazio delle critiche dopo una sconfitta simile. Il problema, ancora una volta, non è il risultato (3-0 o 3-2 per il contentino fa lo stesso, anzi fa incazzare di più), ma la totale assenza di prestazione.
Una squadra senza dignità, non ci stancheremo mai di ripeterlo, capace di alzare un trofeo grazie a fortuna ed, evidentemente, buoni valori tecnici, che emergono però solo a fasi alterne, quando c’è voglia di giocare per inseguire un traguardo grosso. La salvezza non rientra tra questi? Incredibile buttare via una stagione così rischiando fino all’ultima giornata di disputare i playout e gettare alle ortiche i playoff.
Detto ciò, compattiamoci. Dobbiamo anticipare i nostri tempi tecnici consueti di critiche, perché si gioca sabato e ci si gioca la salvezza contro un Benevento affamato. Siamo certi che il Massimino, come sempre, risponderà presente (a proposito, ci saremo anche noi direttamente dal Veneto, con notti insonni tra aerei in orari impossibili e 3 ore di sonno prima di tornare a lavoro come se nulla fosse), ma stavolta dovete esserci voi, con la testa, in campo e per l’onore della città che avete macchiato con prestazioni indicibili.
Inutile girarci attorno o fare i filosofi: criticheremo questa società fino all’ultimo giorno del suo insediamento se non si farà tabula rasa nell’alta dirigenza: si sono dimostrati non all’altezza del compito assegnato, nessuno escluso. Quindi prima la salvezza poi, per quello che vale, i playoff eventuali, infine, la più importante, resettare. Il presidente Pelligra deve intervenire col pugno duro per evitare concorsi di colpa sempre più ingombranti.
(foto: catania fc)