Ritorna l’appuntamento settimanale con la rubrica Tifosi Mood, la rubrica dedicata ai sostenitori rossazzurri. Oggi risponde alle nostre domande l’amico Fabio Di Stefano, abbonato negli anni passati in Curva Sud e con esperienza giornalistica alle spalle e grande conoscitore di calcio a trecentosessanta gradi. A Fabio abbiamo chiesto un parere complessivo sulle ultime vicende in casa Catania, con focus su allenatore e direttore sportivo, le due figure da cui si dipanerà la stagione agonistica rossazzurra 2024/25.
In questi giorni circola una girandola di nomi di allenatori e direttori sportivi. A tuo avviso, quali sarebbero i più idonei al progetto Catania?
“Fare nomi risulta un po’ azzardato dato che alcune squadre sono ancora impegnate nella stagione agonistica. Contano più progetto e idee chiare che l’anno scorso sono mancate. Il Catania ha tirato per le lunghe la questione allenatore, è stato confermato Laneri come DS senza troppa convinzione.
Direi che Mimmo Toscano rappresenti un profilo adatto alla piazza per esperienza, abilità, un allenatore che gioca col 3-5-2, modulo con cui il Catania ha concluso la stagione. Anche Vivarini stuzzica, ma non credo che dopo il grande campionato disputato a Catanzaro sia disposto a scendere di categoria. Un altro nome che mi piace è quello di Aimo Diana, sfortunato quest’anno alla guida del Vicenza, ma che aveva vinto due anni fa con la Reggiana.
Direttore sportivo? Mi stuzzica Faggiano tra i nomi che circolano, che ha lavorato bene a Trapani e Parma, per esempio. Non conosco Palmieri mentre non disprezzerei il ritorno sotto una veste diversa di Ciro Polito. La società non deve commettere l’errore di valutare la rosa in base a queste ultime partite dei playoff, o le ultimissime di campionato, ma ricercare un giudizio più profondo. Il Catania, nei playoff, pur non avendo disputato partite eccelse, ha disputato partite migliori della maggior parte di quelle in campionato. Altro dato da non tralasciare è che alcuni giocatori dai nomi importanti, come Tello, Cicerelli, Ndoj e Sturaro, sono arrivati in condizioni fisiche precarie quindi la società si trova davanti a un bivio: confermarli in blocco, nella speranza che iniziando il ritiro insieme alla squadra possano dare un contributo importante o puntare su altri visto che la squadra sarà chiamata a vincere, è pur sempre un rischio.
Chi terresti della rosa attuale?
Mi piacerebbe rivedere Bethers, un ragazzo che può crescere affiancato da un portiere esperto e affidabile, Castellini, di personalità, Bouah, Cicerelli che se è in condizione è un valore aggiunto, e metto anche Cianci che a Catanzaro e in parte a Bari aveva già dimostrato di essere valido, Quaini, come centrale difensivo, se si decidesse di giocare con il 3-5-2, Zammarini, Peralta e Tello se rimane con la testa giusta.
Il nuovo direttore sportivo dovrà fare un grosso lavoro per vendere i giocatori in esubero che non rientreranno nei piani societari, soprattutto se parliamo di calciatori avanti con l’età e con stipendi pesanti. Il Catania dovrà intervenire soprattutto in attacco e a centrocampo, tant’è che abbiamo chiuso col secondo peggior reparto offensivo del campionato dopo quello del Brindisi.
Potresti farci una lista di 5-6 calciatori che prenderesti subito se fossi il direttore sportivo del Catania?
Fortunatamente non lo sono (ride, ndr). Occorrono bomber di categoria: Lescano, Ferrari anche se è ancora impegnato nei playoff col Vicenza, Adorante, che mi è sempre piaciuto dai tempi di Messina, un attaccante molto forte. Mi piacerebbe vedere in maglia rossazzurra Artistico sia perché è ancora giovane e sia perché ritengo sia pronto fin da subito a disputare un campionato da protagonista in una squadra come il Catania. Poi bisognerà intervenire anche a centrocampo con un regista e con una mezzala d’assalto che a Catania è sempre mancata, potrei fare il nome di Leone o di Petriccione, e mi piacerebbe la coppia difensiva del Vicenza, Cuomo-Golemic, quest’ultimo trattato dal Catania lo scorso anno.
Ci tengo anche a concludere con una chiosa finale. Grella ha ammesso molti degli errori commessi, logicamente ci aspettiamo che non vengano ripetuti. Mi aspetto l’annuncio del direttore sportivo e dell’allenatore nei tempi più rapidi possibili, che non significa agire con superficialità, ma programmare per tempo. Mi aspetto un Catania che aggredisca il mercato, prendere chi vuole e non alternative, e non lo subisca come capitato nella sessione estiva lo scorso anno, come per ammissione dello stesso Grella che respinse alcune proposte del DS Laneri perché il Catania non voleva fare aste sugli ingaggi. Certo il club non deve farsi spennare ma deve aggredire il mercato come ha fatto a gennaio seppur commettendo errori di valutazione. Inoltre, il ritiro estivo deve essere implementato scegliendo una sede consona e con una squadra già pronta o quasi, in entrata e in uscita”.